Lo sciame sismico sull'Etna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-01-30

La scossa di maggiore entità è, al momento, quella delle 10.51 di magnitudo 3.5. L’ipocentro è stato localizzato nella zona tra Ragalna e Monte San Leo

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Uno sciame sismico di forte intensità è stato registrato sul versante sud dell’Etna, con oltre 50 sismi rilevati dall’Ingv di Catania, diversi superiori a magnitudo 3.0. La scossa di maggiore entità è, al momento, quella delle 10.51 di magnitudo 3.5. L’ipocentro è stato localizzato nella zona tra Ragalna e Monte San Leo. I terremoti sono stati avvertiti dalla popolazione. Al momento non si hanno notizie di danni a cose o persone. Il sito dell’INGV registra moltissime scosse
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In particolare una scossa di magnitudo 3.2 è stata registrata dall’Ingv intorno alle 9 e 30 in provincia di Catania. I comuni più vicini all’epicentro della scossa, delle ore 9.15, sono stati: Ragalna, Biancavilla e Santa Maria di Licodia. Lo sciame sismico è un fenomeno naturale caratterizzato da una lunga sequenza di scosse sismiche di lieve e media intensità, che può durare fino a diversi mesi e localizzato in una determinata zona. La stragrande maggioranza degli sciami sismici evolvono senza produrre terremoti più forti.
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A scopo precauzionale sono state evacuate le scuole a Ragalna, Nicolosi e Bronte, nel Catanese. Secondo quanto si apprende, al momento non si registrano danni a persone o cose. Sono stati oltre 50 i movimenti sismici registrati dall’Ingv, a partire dalle 06.50 circa, sull’Etna. Lo sciame non si è ancora esaurito. Finora sono state cinque le scosse uguali o superiori a magnitudo 3: 3.2 (alle 09.15), 3.0 (09.51), 3.1 (10.44), 3.5 (10.51) e 3.2 (10.59). Sette terremoti hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.1 e 2.8. L’ipocentro è stato localizzato a una profondità tra i 14 e 15 chilometri in territorio di Ragalna.

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