Libero e il titolo su Vladimir Luxuria che dice “Non è offensivo dire fro…”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-03

Oggi Libero si fregia in prima pagina di un titolone ad effetto che recita: “Luxuria ammette la verità: «Non è offensivo dire frocio»”. Ma lei su Twitter spiega che le cose non stanno proprio come le racconta il quotidiano

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Oggi Libero si fregia in prima pagina di un titolone ad effetto che recita: “Luxuria ammette la verità: «Non è offensivo dire frocio»”. Ma lei su Twitter spiega che le cose non stanno proprio come le racconta il quotidiano

Libero e il titolo su Vladimir Luxuria che dice “Non è offensivo dire fro…”

Anche il titolo dell’intervista a pagina 5 ripete lo stesso concetto:

 

libero luxuria non è offensivo dire fr

 

L’esponente LGBT però non ci sta e pubblica su Twitter la sua risposta spiegando che si tratta di un titolo fuorviante. Non solo: Luxuria sottolinea come anche il testo dell’intervista sia stato tagliato di una parte che integrava la sua risposta nel merito. E che tutto è stato fatto prima del monologo di Pio e Amedeo, ovvero quando loro avevano annunciato il tema delle “parole che non si possono dire” ma ancora nessuno sapeva come lo avrebbero trattato:

Cosa dice davvero Luxuria? Ecco la risposta contenuta nell’intervista di Libero:

«Le parole vanno sempre contestualizzate, anche la parola “frocio”: ci sono dei contesti in cui non sono politicamente scorrette. Nella comunità Lgbt ad esempio si usa molto questa parola: “Che roba frocia, che musica frocia”, diciamo. Così come tra i neri spesso ci si chiama “nigga”,negro. Questo principio vale anche quando quelle parole vengono pronunciate dall’esterno senza l’intenzione di offendere. Per questo do ragione a Pio e Amedeo quando rivendicano il diritto di dire “frocio”: l’offesa non è nella parola in sé ma nelle intenzioni di chi la pronuncia e nel contesto.Dobbiamo ricordarci di questo principio, sennò diventiamo integralisti

E qui vanno chiarite due cose: perché Luxuria dice che hanno ragione Pio e Amedeo se l’intervista è stata fatta prima? Probabilmente perché l’ex parlamentare ha parlato quando il monologo non era ancora andato in onda. La seconda obiezione è più sfumata, ma in parte l’ha spiegata anche lei quando sottolinea che parte delle sue parole non sono state pubblicate. Perché non chiarisce in maniera definitiva che certe parole non sono offensive solo nel raro caso in cui ci sia una reale confidenza tra chi le pronuncia e la persona a cui vengono rivolte, se non si fa parte dello stesso gruppo culturale? In America ad esempio anche la parola “bitch” è considerata innocua non quando una donna qualunque la rivolge a un’altra donna, ma solo nel caso in cui tra le due ci sia un legame affettivo. Ad esempio come quello di due amiche che scherzano tra di loro. Il titolo corretto sarebbe stato dunque “Non è offensivo dire fr… ma solo in questi casi”. Del resto Luxuria su Facebook aveva spiegato bene cosa pensava del monologo di Pio e Amedeo, e del fatto che l’ironia non basta contro la violenza:

 

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