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Le ville e le barche comprate con i soldi per i profughi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-05-16

Leonardo Sacco ha acquistato 129 immobili (tra cui 46 abitazioni, 1 residence, 4 ville, 9 garage, 6 depositi, 6 negozi e 38 ettari di terreno), 81 autovetture, 27 ambulanze e 5 imbarcazioni. Tutti sequestrati ieri

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Leonardo Sacco, governatore da oltre 15 anni della Fraternita di Misericordia di Isola Capo Rizzuto, ha comprato con i fondi destinati ai profughi anche ville e barche. Questo racconta l’ordinanza che ieri lo ha portato in carcere insieme al parroco di Isola Capo Rizzuto Don Edoardo Scordio e che oggi viene descritta da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera:

Per i «pentiti» che hanno collaborato con i magistrati, Sacco era «il gabibbo». Nel novembre 2016 il collaboratore Francesco Oliverio racconta: «Gli Arena potevano contare su un personaggio che si chiama Leonardo Sacco, che io conoscevo anche con il soprannome di “gabibbo”, il quale, a sua volta, era molto legato a un prete che io non ho mai conosciuto ma del quale mi hanno parlato Pasquale Arena e suo fratello Pino. Dicevano che il prete era loro amico… Tutte le imprese che fatturavano per il campo profughi erano scelte dalla società maggiore del locale degli Arena. Oltre a dovere dare una percentuale agli Arena, facevano fatturazioni per operazioni inesistenti, per gonfiare costi, in modo tale da creare fondi neri che erano amministrati dai Giordano, da Pecora zoppa e da Angelo Muraca, i quali, ribadisco, facevano usura e comunque finanziavano la cosca Arena».

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Le foto di Leonardo Sacco con Alfano, Renzi, Berlusconi e Salvini (Corriere della Sera, 16 maggio 2017)

Leonardo Sacco e Don Edoardo Scordio

Sacco, raccontava qualche tempo fa l’Espresso, poteva contare su amicizie trasversali, dal centrosinistra al centrodestra. Nel tempo ha costruito una rete di rapporti diplomatici con le istituzioni che si occupano dell’emergenza immigrazione. Le foto con il ministro Alfano sono state scattate a una convention di anni fa che riuniva gli amministratori del Nuovo Centro Destra, il partito di Alfano.

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Leonardo Sacco con Angelino Alfano e Antonio Poerio nel 2011


In particolare, le indagini hanno documentato come le società di catering riconducibili ai cugini Antonio e Fernando Poerio, nonche’ ad Angelo Muraca, dal 2001 abbiano ricevuto, inizialmente con la procedura dell’affidamento diretto e successivamente in subappalto, la gestione del servizio mensa del centro di accoglienza di Isola la cui conduzione era stata ottenuta dall’associazione di volontariato “Fraternita di Misericordia”. In particolare, racconta il Corriere, si parla di sequestri di ville e barche per un valore complessivo di 70 milioni di euro:

Quale sia stata la destinazione del denaro pubblico appare chiaro leggendo il decreto di sequestro dei beni firmato dai magistrati ed eseguito dagli specialisti del Ros. Sono sotto sigilli «15 società attive nel settore agricolo, della ristorazione, del turismo, dell’edilizia, della prestazione di servizi, 129 immobili (tra cui 46 abitazioni, 1 residence, 4 ville, 9 garage, 6 depositi, 6 negozi e 38 ettari di terreno), 81 autovetture, 27 ambulanze e 5 imbarcazioni, nonché 90 rapporti bancari e 3 polizze assicurative, per un valore complessivo di circa 70 milioni di euro», riconducibili alla Confraternita e ai boss.
La Misericordia «gestisce anche il presidio fisso “118” di Isola di Capo Rizzuto e il servizio di protezione civile per l’intera regione Calabria». Ma la società «Sea Lounge» di Sacco «ha corrisposto negli ultimi anni (dal 2010) gli unici redditi dichiarati al Fisco di ammontare variabile tra i 17 mila e i 50 mila euro l’anno, in netta sproporzione con il tenore di vita seguito».

Secondo gli atti della Dda di Catanzaro Don Edoardo Scordio avrebbe ricevuto 132mila euro nel solo anno 2017 a titolo di prestito/contributo e pagamento di note di debito “per servizi di assistenza spirituale” che avrebbe reso ai profughi ospiti della struttura. Don Scordio, indicato come “gestore occulto” della Confraternita della Misericordia, sarebbe stato organizzatore di un vero e proprio sistema di sfruttamento delle risorse pubbliche destinate all’emergenza profughi, riuscendo ad aggregare le capacita’ criminali della cosca Arena e quelle manageriali di Leonardo Sacco, 38 anni, governatore dell’associazione benefica, da lui fondata.

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Leonardo Sacco con Silvio Berlusconi (foto da: L’Espresso)


Sarebbe stato documentato come la cosca , attraverso l’operato di Leonardo Sacco, governatore dell’associazione di volontariato “Fraternita di Misericordia” di Isola di Capo Rizzuto, nonché presidente della Cofraternita Interregionale della Calabria e Basilicata, si sia aggiudicata gli appalti indetti dalla Prefettura di Crotone per la gestione dei servizi, in particolare quello di catering, relativi al funzionamento dei centri di accoglienza richiedenti asilo “Sant’Anna” di Isola di Capo Rizzuto e di Lampedusa, affidati in sub appalto a favore di imprese costituite ad hoc dagli Arena e da altre famiglie di ‘ndrangheta per spartirsi i fondi destinati all’accoglienza dei migranti.

Leggi sull’argomento: Don Edoardo Scordio: chi è il parroco arrestato per il CARA di Isola Capo Rizzuto

 

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