Le grandi manovre di Renzi per scaricare Crocetta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-07-16

Subito dopo la frase vergognosa sull’assessore Borsellino pronunciata dal suo amico medico. E Crocetta annuncia all’ANSA: “Mi autosospendo”

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Evidentemente Matteo Renzi ha deciso di far dimettere Rosario Crocetta. Dopo le rivelazioni de l’Espresso sulla telefonata tra il medico Tutino e il governatore della Sicilia sono uscite una serie di agenzie di stampa che disegnavano il premier addolorato in una telefonata di solidarietà a Lucia Borsellino:

Un abbraccio di solidarietà è stato inviato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi a Lucia Borsellino. A lei questa mattina, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, il premier ha fatto la prima telefonata della giornata. (ANSA)

A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi la prima telefonata del giorno il premier Matteo Renzi l’ha fatta questa mattina presto a Lucia Borsellino, ex assessore alla Sanita’ della Regione siciliana, alla quale il presidente del Consiglio ha mandato un abbraccio di solidarieta’, dopo le intercettazioni pubblicate dall’Espresso su una conversazione fra il presidente della Regione Rosario Crocetta con il suo medico personale e primario di Villa Sofia, Matteo Tutino. (ITALPRESS)

A quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, Matteo Renzi ha chiamato questa mattina presto – prima telefonata del giorno – Lucia Borsellino, alla quale il premier ha mandato un abbraccio di solidarietà. In una intercettazione telefonica pubblicata da L’Espresso, il chirurgo Matteo Tutino parla con il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, di Lucia, la figlia di Paolo Borsellino, dicendo che “va fatta fuori come il padre”. Frase che il presidente della Regione Sicilia ascolta senza replicare. (tmnews

Nel frattempo Davide Faraone, sottosegretario renziano e siciliano, ha chiesto le dimissioni di Crocetta su Twitter:

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Il tweet di Faraone su Crocetta

Il testo della telefonata è stato pubblicato da L’Espresso stamattina:

Lucia Borsellino «va fermata, fatta fuori. Come suo padre». Come Paolo Borsellino, il giudice assassinato il 19 luglio 1992. Sono parole pesantissime, intercettate pochi mesi fa. A pronunciarle non è un boss, ma un medico di successo: Matteo Tutino, primario dell’ospedale palermitano Villa Sofia. All’altro capo del telefono c’è il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ascolta e tace. Non si indigna, non replica: nessuna reazione di fronte a quel commento macabro nei confronti dell’assessore della sua giunta, scelto come simbolo di legalità in un settore da sempre culla di interessi mafiosi. Lo rivela l’Espresso nel numero in edicola domani.

Crocetta, per quel che vale, ha replicato così: “Non ho sentito quella frase attribuita al dottor Tutino. Non l’ho sentita. Se l’avessi sentita avrei reagito violentemente”, riferendosi al colloquio con l’ex primario del reparto di Chirurgia Plastica di Villa Sofia di Palermo, intercettato. Un silenzio giustificato dal governatore proprio dal non averla sentita. Crocetta, che non replica alle richieste di dimissioni piovute da più fronti politici, ha quindi spiegato di voler essere sentito al più presto dai magistrati palermitani che indagano sul medico accusato di truffa e peculato. Sulla telefonata tra Renzi e il generale Adinolfi pubblicata dal Fatto qualche giorno fa, la ministra Boschi invece ha spiegato in Parlamento che non c’era nulla di importante nella discussione e che il vero crimine è averla pubblicata.
EDIT: ALLE 14,03 CROCETTA ANNUNCIA L’AUTOSOSPENSIONE
– “Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione”. Così all’ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. “Sto inviando una richiesta alla Procura di Palermo per avere un incontro con lo scopo di verificare la portata dell’intercettazione che riguarda Tutino”, aggiunge il governatore. Crocetta annuncia che affiderà l’interim per la guida della Regione a Baldo Gucciardi (Pd), neo assessore alla Sanità, subentrato proprio a Lucia Borsellino, che si è dimessa dopo l’arresto di Tutino, nell’ambito di una inchiesta sull’ospedale Villa Sofia. Per quanto riguarda eventuali dimissioni, Crocetta afferma: “Prenderò la decisione finale nel giro di pochi giorni, dopo gli accertamenti”. “Non sono legato alla poltrona, ribadisco la mia estraneità a questa vicenda – sottolinea – Ma quanto sta accadendo è più grave di un attentato fisico. Non intendo mettere la Sicilia nella condizione di subire attacchi, non faccio pagare prezzi al popolo siciliano. Ma di questa vicenda sono solo una vittima”. 
In questo video di Repubblica Crocetta parla dell’accaduto e piange:

Foto copertina da Sicilia24

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