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Larossi Abballa: il membro dell'ISIS che ha pugnalato due poliziotti a Parigi

Alessandro D'Amato 14/06/2016

L’uomo era stato condannato nel 2013 come appartenente a una rete jihadista tra Francia e Pakistan. Era originario di Mantes-la-Jolie

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Due poliziotti sono stati uccisi ieri sera da numerose coltellate. Il primo è stato ammazzato davanti al suo domicilio a Yvelines, a Ovest di Parigi, da un uomo chiamato Larossi Abballa, che si è proclamato membro del gruppo dello Stato islamico. All’interno dell’abitazione dell’agente è stata ritrovata morta anche la sua compagna, anche lei poliziotta. L’aggressore è stato poi ucciso dai poliziotti del Raid, che hanno ritrovato i figli della coppia, di tre anni, sani e salvi. Secondo alcuni testimoni, l’aggressore avrebbe gridato “Allah Akbar” al momento dell’attacco all’agente. E qualche ora dopo l’attentato, l’agenzia Amaq, vicina all’Isis, ha rivendicato l’omicidio, spiegando che un combattente del gruppo ha pugnalato un agente di polizia francese in un sobborgo di Parigi prima di essere ucciso in una drammatica operazione di polizia.

Larossi Abballa: il membro dell’ISIS che ha pugnalato un poliziotto a Parigi

Il sito di monitoraggio dei gruppi jihadisti sul web, Site, citando l’agenzia Amaq, ha confermato la rivendicazione: “Un combattente dello Stato islamico ha ucciso un vice comandante della stazione di polizia della città di Les Mureaux e la moglie con armi da taglio, vicino Parigi“. Nella notte, il presidente François Hollande ha spiegato che “sarà fatta piena luce” sulla “natura esatta” di “questo dramma abominevole”. Il capo dello Stato “terrà una riunione” di sicurezza “alle 7:45” all’Eliseo.

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Una foto di Larossi Abballa, che avrebbe ucciso un poliziotto a Parigi sotto impulso dell’ISIS (fonte)


Il presunto omicida di un agente di polizia e della sua compagna, ieri sera in un sobborgo di Parigi, è stato identificato come Larossi Abballa, 25 anni, uomo già condannato nel 2013 per la sua appartenenza a una rete jihadista tra la Francia e il Pakistan: lo hanno riferito oggi fonti concordanti. Fermato con altri sette imputati, era stato condannato a tre anni di carcere, con sei mesi di sospensione, per “associazione a delinquere allo scopo di preparare atti terroristici”, ha spiegato una fonte vicina al dossier. L’uomo era originario di Mantes-la-Jolie, una sessantina di chilometri a Ovest di Parigi. Il 25enne Larossi Abballa, presunto jihadista che nella notte ha ucciso un poliziotto e la sua moglie, ha lasciato una terrificante testimonianza su Facebook dei suoi gesti. Prima che il suo profilo fosse cancellato dal social network, questo live è stato visto da David Thomson, un giornalista di Radio France Internationale, che ne ha dato conto su Twitter. Il terrorista avrebbe detto che “Euro 2016 sarà un cimitero” in diretta su Facebook e avrebbe ripreso parte della sua azione. Abballa, inoltre, avrebbe postato sul suo profilo anche delle foto delle vittime, oltre che un messaggio di rivendicazione. In questo messaggio sarebbe contenuto l’appello ai jihadisti di uccidere poliziotti, agenti penitenziari, giornalisti, rapper e diverse persone identificate per nome. Avrebbe fatto riferimento allo “sceicco Adnani”, cioè Abu Mohamed Adnani numero due dell’Isis. Thomson, inoltre, racconta che a un certo punto nel video si vede il bambino seduto e il terrorista dice: “Non so ancora cosa ne farò di lui”. Abballa è stato poi ucciso dalle forze speciali, mentre il bambino è stato salvato. Lo Stato islamico (Isis) ha rivendicato l’azione del 25enne che era stato già in passato condannato per jihadismo.

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