Attualità
La strana storia dei bambini morti «per i vaccini» in Messico
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-05-12
Due bambini sono morti a Simojovel in Chiapas dopo essere stati vaccinati contro tubercolosi, rotavirus ed epatite B. Le autorità promettono di indagare per scoprire la causa della morte
Nel sud del Messico due bambini sono morti e 29 si sono ammalati, di cui sei in modo grave, dopo essere stati vaccinati contro tubercolosi, rotavirus ed epatite B, normalmente somministrati tra i 0 e 6 mesi, secondo il piano vaccinale nazionale. La notizia è stata riportata da tanti giornali americani tra cui il New York Times. Per questo il sistema sanitario messicano ha deciso di sospendere le vaccinazioni ai bambini in tutto il Paese, e avviato delle indagini, sempre secondo quanto riferisce il New York Times. La storia è quantomeno strana, e ovviamente ha già scatenato i commenti pericolosi degli antivaccinisti.
LA STRANA STORIA DEI BAMBINI MORTI PER I VACCINI IN MESSICO
In una cronaca riportata dall’Associated Press si dice che la causa delle reazioni avverse non è ancora nota, secondo ha spiegato l’Istituto messicano di sicurezza sociale, che ha deciso di sospendere per precauzione le vaccinazioni in tutto il Paese. Il reverendo cattolico Marcelo Perez ha riferito il racconto di alcune famiglie, secondo cui i bambini si sarebbero ammalati nel giro di poche ore dopo il vaccino. Le reazioni avverse sono iniziate lo scorso venerdì e i bambini sono attualmente ricoverati all’ospedale del paese di Simojovel, in Chiapas, dove il 93% della popolazione è povero e il 69% estremamente povero. «L’ospedale non ha il personale e gli strumenti adeguati – ha detto Perez – Così quando un bambino ha le convulsioni, viene lasciato morire», ha affermato. Sulla storia aggiunge altri particolari il Los Angeles Times: domenica scorsa, i funzionari federali e statali hanno incontrato i genitori dei bambini ricoverati in ospedale, promettendo la migliore assistenza medica possibile e un’indagine trasparente sulle cause dell’accaduto. L’agenzia della salute locale non ha dato informazioni sull’età dei bambini colpiti, ma le linee guida sulle vaccinazione messicane raccomandano di cominciare con le vaccinazioni dai sei mesi di vita del bambino. Anche gli Stati Uniti, dice sempre il Los Angeles Times, hanno programmi simili ad eccezione che per il vaccino contro la tubercolosi.