Attualità
La storia di quello che si lamenta perché è stato «querelato da Burioni»
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-09-06
Un nuovo appassionante episodio della saga degli antivaccinisti contro Roberto Burioni: il tizio che nei gruppi no-vax si vanta di essere stato chiamato in questura per le procedure di identificazione “per un commento su Burioni”. Vediamo quale potrebbe essere
Roberto Burioni è la bestia nera degli antivaccinisti. Andare sulla bacheca Facebook di Burioni a fare domande scomode e venire insultati è motivo di vanto per i no-vax che spesso e volentieri postano con soddisfazione le prove di essere riusciti a “mettere in difficoltà” il medico del San Raffaele costringendolo a bannarli dalla pagina. Ma un vero combattente per la libertà vaccinale è quello che a causa della sua fede nelle teorie no-vax rischia un processo. Cosa c’è di meglio – per dimostrare che viviamo in una dittatura – dell’essere citati per diffamazione?
Aiuto! Burioni vuole censurare i no-vax!1
Su alcuni gruppi no-vax un utente ha postato la foto dell’atto di elezione di domicilio e nomina del difensore specificando che “riguarda un post su Burioni”. Eccolo lì il potente, che forte dei suoi mezzi (anche economici) cerca di schiacciare i tanti piccoli Davide che lo prendono a sassate sull’Internet. Ricevere una querela “da Burioni” è il massimo riconoscimento della bontà delle proprie opinioni. Perché se uno come Burioni ritiene necessario “tapparti la bocca” con una querela allora significa che stai facendo la cosa giusta.
Nel documento non c’è scritto il nome del querelante che sarà notificato all’avvocato difensore una volta che avrà accesso agli atti. Ma il nostro eroe sospetta che sia proprio Burioni che dopo un anno di tentativi di confronto “in merito di argomenti scientifici” finalmente ha deciso di muoversi. A quanto pare, commenta con soddisfazione il querelato, legge la mia bacheca.
La denuncia è un fatto così importante che merita di essere raccontato ai quattro venti. Tutti devono sapere che persona è Burioni che non solo non risponde ai commenti ma addirittura manda la DIGOS ad accertare chi ci sia dietro alcuni commenti.
Ed in effetti è strano che la DIGOS si occupi di querele per diffamazione a meno che non ci siano problemi per le notifiche in questura a Macerata. Ma il nostro eroe non si sbilancia a raccontare i dettagli della vicenda e sembra assolutamente convinto che il mandante sia proprio il dottor Burioni.
Qualche tempo fa il nostro, su uno dei suoi due profili, si chiedeva provocatoriamente se Burioni fosse vaccinato “contro i pugni terribili”. Una provocazione alla quale un contatto replicava chiedendo lumi sull’esistenza dei “vaccini contro il piombo”.
Andando un po’ a frugare nel profilo scopriamo così che nei confronti di Burioni c’è chi non si limita agli insulti ma si affrontano argomenti più delicati. Ad esempio si discute della possibilità che “chi ha creato questo casino” si becchi “qualche proiettile in testa”. Burioni viene definito come “un personaggio che a breve si becca un po’ di piombo dentro il cranio”.
Burioni – prosegue il nostro – “ha giocato a fare un gioco più grande di lui” e il verdetto “è che deve morire”. Ce n’è abbastanza per una condanna? Lo deciderà il giudice. Certo è che il pacifico popolo anti-vax racchiude al suo interno individui che covano un rancore e una voglia di violenza decisamente poco pacifica.