Attualità
La storia della folla che assalta l'ambulanza sulla spiaggia di Pastena a Salerno
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2016-07-25
La folla assalta l’ambulanza che era arrivata per soccorrere un ragazzo vittima di un annegamento, i bagnanti lamentano il ritardo nei soccorsi ma l’associazione che gestisce il servizio ambulanze dice di essere arrivata in tre minuti. Forse la causa della rabbia un ritardo nelle comunicazioni con il 118
Sabato 23 luglio il quotidiano online Zerottonove e Salerno Today hanno riferito dell’episodio di un assalto ad un ambulanza dei volontari della Misericordia intervenuti per soccorrere un ragazzo di 14 anni che era stato colto da un malore mentre faceva il bagno in mare a Pastena a Salerno. Qualcuno ha lanciato una pietra contro l’ambulanza, spaccando il finestrino e ferendo l’autista.
Come si sono svolti i fatti a Pastena
Ieri un articolo della Città di Salerno ha precisato ulteriormente come si sono svolti i fatti. Il ragazzino, probabilmente a causa di una congestione, dopo essersi tuffato in mare ha battuto la testa contro uno scoglio sul fondale e ha perso conoscenza rischiando di annegare. Fortunatamente è stato tratto in salvo e portato sulla riva dove qualcuno aveva chiamato i soccorsi. Il responsabile della Misericordia, il dottor Giuliano Califano ha spiegato che la squadra di soccorso è partita alle 13:42 ed è arrivata sulla spiaggia alle 13:45. Lì il medico ha stabilizzato il paziente prima di caricarlo sull’ambulanza. Essendo ancora bagnato è stato necessario asciugarlo per poter utilizzare il defibrillatore. Una volta che il ragazzo era in grado di essere trasferito al Pronto Soccorso (dove è arrivato alle 13:49) l’ambulanza è partita. Una piccola folla si era però nel frattempo radunata attorno al mezzo di soccorso, i presenti (non i parenti del ragazzo) si lamentavano dell’eccessivo ritardo dei soccorsi e qualcuno ha lanciato un sasso contro il finestrino del conducente che è andato in frantumi ferendo al volto l’autista dell’ambulanza della Misericordia. Il mezzo si era infatti fermato perché il medico a bordo doveva effettuare una manovra che poteva essere compiuta solo da fermi. Qualcuno su Facebook racconta però un’altra versione della storia.
C’è chi fa notare che se si fosse chiamato il servizio di soccorso fornito dall’associazione Humanitas si sarebbero guadagnati minuti preziosi. Una testimone riferisce che il servizio ambulanze Humanitas non aveva mezzi a disposizione. Un’altra testimone presente in spiaggia racconta però un’altra versione dei fatti. Le linee del 118 erano intasate e il ragazzo “con infarto in corso” veniva soccorso da una donna che gli ha praticato la rianimazione cardio-polmonare per venti minuti fino all’arrivo dell’ambulanza.
Forse quindi si può spiegare così l’ira dei bagnanti. L’ambulanza della Misericordia è arrivata in breve tempo dalla chiamata sul posto, ma dalla spiaggia era da molto prima che tentavano di mettersi in contatto con il 118. I bagnanti hanno pensato che il ritardo fosse dovuto alla lentezza dell’ambulanza giunta in spiaggia ma forse era dovuto a problemi di comunicazione tra 118, forze dell’ordine e servizio d’emergenza. Almeno così sembra di poter ricostruire dalle testimonianze.
Foto copertina: credits, Salerno Today