La storia del prete che punta un fucile contro un bambino

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-10-08

Preti cattolici, bambini, armi e squadre di football: tutto il necessario per uno snuff movie in un solo caso di cronaca

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I bambini di otto anni, si sa, sono terribili e capaci di mettere a dura prova la pazienza di chiunque. Ma cosa succede se un uomo e un bambino parlano di football e si trovano in disaccordo? L’adulto della situazione in teoria dovrebbe essere in grado di capire come condurre la conversazione. Non è successo così a Kevin Carter, sacerdote della St. Margaret of Cortona Roman Catholic Church che mentre parlava con il ragazzino ha avuto una reazione che definire eccessiva è davvero poco.

Per una volta la pedofilia non c’entra!1
Cosa c’è più americano del Football? Cosa c’è di più cattolico che il rapporto con i bambini? Non è un buon periodo per essere umili servitori di Santa Romana Chiesa. A quanto pare – e ci sono diversi testimoni a confermarlo – poco prima della Messa Padre Kevin Carter e un bambino della parrocchia stavano parlando di footbal americano. Il reverendo padre è un fan dei Giants mentre viene fuori che il ragazzino (di otto anni) avrebbe tifato per i Cowboys nella partita che si sarebbe giocata di lì a poco. Una discussione come tante che è degenerata mentre i due si trovavano già all’interno della chiesa. Indispettito dal fatto che quel mocciosetto avesse deciso di tifare contro la sua squadra del (sacro) cuore Carter ha ordinato al ragazzino di andare contro il muro e dopo aver afferrato un vecchio moschetto (perfettamente funzionante) della Guerra di Secessione gliel’ha puntato contro quasi dovesse fucilarlo dicendo “adesso ti sparo!”. Dopo qualche giorno il sacerdote è stato arrestato e l’ufficio del Procuratore ha sequestrato le armi in possesso dell’uomo e conservate nella canonica. Carter è stato in seguito rilasciato previo il pagamento di una cauzione di 15.000 dollari ed è ora in attesa di essere processato. Alcuni fedeli della St. Margaret of Cortona hanno però detto che si tratta tutto di un malinteso è che in realtà il parroco e il bambino stavano solo scherzando sulla rivalità tra tifosi dei Dallas Cowboys e dei New York Giants. E tenendo in considerazione il fatto che in New Jersey sono quasi tutti fan dei Giants la cosa sembra anche credibile. Ed in effetti pare che il moschetto, seppur funzionante, fosse scarico. Il prete avrà pensato all’affronto ai Giants come a una bestemmia? Da parte sua Carter si è detto sicuro che il processo stabilirà della sua innocenza e della mancanza di cattive intenzioni nei confronti del bambini. Il reverendo padre dal moschetto facile ha anche espresso la sua preoccupazione per gli effetti negativi della vicenda sul bambino:

I am concerned about the young parishioner. I know he and his family came to the rectory on Sept. 13, to have good natured fun about the football game scheduled later that day. I also know that nothing that day put him in fear, I am concerned that these charges and their attendant publicity has potential for trauma for the child and his family.

Per quanto riguarda il match tra Giants e Cowboys pare sia finito 27 a 26 per i Cowboys. Possiamo solo fantasticare che Padre Carter abbia commentato “Dio esiste” dopo aver appreso della sconfitta della sua squadra. Non sappiamo se gli altri tifosi dei Giants abbiano qualche motivo per prendersela con lui.
Foto copertina via Twitter.com

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