Attualità

La solidarietà pelosa dei politici a Graziano Stacchio

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-02-09

La politica prende d’assalto Ponte di Nanto e per difendere il benzinaio che ha sparato a un rapinatore da Salvini e dalla Meloni non basterà la scorta

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La vicenda della rapina alla gioielleria Zancan a Ponte di Nanto che ha visto come protagonista Graziano Stacchio continua a scaldare gli animi dei cittadini e soprattutto dei commentatori su Facebook. A “stare con Stacchio” sulla pagina Facebook aperta il giorno dopo la rapina finita in tragedia per esprimere la solidarietà al “benzinaio eroe” sono oltre cinquantamila persone. Ed è già partita la raccolta di donazioni (sul conto corrente dell’Associazione Provinciale Gestori Impianti Stradali Carburanti Figisc) per il fondo di assistenza legale per il benzinaio.

Oltre cinquantamila "mi piace" per Stacchio su Facebook

Oltre cinquantamila “mi piace” per Stacchio su Facebook


 
GRAZIANO STACCHIO, LE MAGLIETTE
Non solo donazioni all’associazione di categoria, Joe Formaggio, il sindaco di Albettone, ha pensato anche a un “gadget-simbolo” per aiutare in modo concreto la famiglia di Stacchio. Con un’offerta minima di dieci euro sarà possibile portarsi a casa la maglietta che, specificano i gestori della pagina Facebook “non ha nulla a che vedere con propagande politiche o pubblicità”. I proventi della vendita delle magliette saranno interamente devoluti a Graziano Stacchio e alla sua famiglia “per sostenere le spese legali”.

Il Sindaco di Ponte di Nanto, Ulisse Borotto però non è favorevole all’iniziativa delle magliette perché ” questa solidarietà troppo spinta, crea tensione nella società”.
La maglietta pro Stacchio (courtesy of InfoMooda)

La maglietta pro Stacchio (courtesy of InfoMooda)


Dopo aver sventato la rapina infatti il benzinaio di Ponte di Nanto si è visto arrivare una richiesta di risarcimento danni da parte della famiglia di Albano Cassol il rapinatore morto durante la rapina allo Zancan Store. I genitori e la moglie (incinta) di Cassol hanno detto di non essere a conoscenza dei piani dell’uomo ma ora vogliono giustizia per la morte del loro congiunto. Per questo motivo probabilmente i familiari si costituiranno parte civile nel processo e a denunciare tutti coloro (cittadini e politici locali) che hanno usato parole “forti” nei confronti di Albano Cassol. Naturalmente questa cosa non è andata giù ai commentatori di Facebook:
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Nessun diritto per chi è parente di uno che ha fatto una rapinaaaargh (fonte: Facebook.com)


E pure riguardo all’autopsia sul corpo del rapinatore rimasto ucciso dopo lo scontro a fuoco ed abbandonato in auto dai complici qualcuno sa già come andranno a finire le cose (quelli che sono disposti a spendere soldi per un’autopsia, s’intende).
stacchio commenti facebook  giornale vicenza - 2

Perché spendere soldi per un’autopsia su un delinquente? Ad esempio per poter scagionare il benzinaio. Geniale no?


I complici dell’uomo devono ancora essere identificato e per questo la Procura ha aperto altri due fascicoli (oltre a quello per eccesso di legittima difesa a carico di Stacchio): uno per tentata rapina e uno per tentato omicidio di Graziano Stacchio. Nel frattempo, forse per evitare ritorsioni da parte dei complici di Cassol, la Questura di Vicenza ha disposto di mettere sotto protezione il benzinaio: una volante della Polizia stazionerà presso il distributore di benzina e l’abitazione di Stacchio per garantirne la sicurezza.


I TESTIMONI
Sono circa una decina i testimoni ascoltati dai carabinieri in merito alla rapina e alla sparatoria all’esterno della gioielleria di Ponte di Nanto. Secondo quanto riporta il Giornale di Vicenza tutti i testimoni sarebbero concordi nell’indicare che ad aprire il fuoco per primi sarebbero stati i quattro rapinatori. I rilievi dei carabinieri hanno trovato sul muro della pompa di benzina le tracce dei colpi di pistola (forse la Beretta trovata in auto a fianco del cadavere di Cassol) e di kalashnikov esplosi dai banditi contro Stacchio.


LA LEGA CAVALCA L’INDIGNAZIONE
Graziano Stacchio non è diventato solo il simbolo per i cittadini “abbandonati dallo Stato” ma anche per quei politici che hanno fatto della sicurezza delle nostre case la propria bandiera ma che sembra non siano in grado di garantirla. La prezzemolina della televisione italiana, Matteo Salvini, tenta di cavalcare la polemica sulla mancanza di sicurezza e la protesta contro “i banditi che vanno a rompere le scatole al prossimo”. E Matteo dà anche un consiglio ai rapinatori, don’t try this at home raga!

Se quel bandito anziché andare a rapinare una gioielleria fosse rimasto a casa con i propri bambini e avesse fatto un lavoro normale staremmo parlando d’altro. State a casa e non rischiate la vita!

Solidarietà al benzinaio di Ponte di Nanto è arrivata anche da un account Twitter che si chiama StopIslam (LOL)
stacchio stop islam
E naturalmente anche da Giorgia Meloni che dà la colpa al Governo e ai nomadi che vanno in giro armati fino ai denti. Lo Stato deve assumersi la responsabilità del fallimento delle politiche dell’immigrazione. Chi lo dice alla Meloni che Albano Cassol era un cittadino italiano come Stacchio?

LA FIACCOLATA
Per domani sera l’amministrazione comunale di Ponte di Nanto ha indetto una fiaccolata “Più sicurezza nell’area Berica” alla quale hanno aderito anche i gestori della pagina Facebook. dedicata a Graziano Stacchio. L’obbiettivo della manifestazione è ovviamente far pervenire a Graziano Stacchio la solidarietà della cittadinanza e della comunità di Ponte di Nanto e chiedere più sicurezza per il territorio. La partenza sarà alle ore 18.00 dal Municipio di Ponte di Nanto.

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