Attualità

La storia della mamma di Massimo Bossetti «inseminata a mia insaputa dal ginecologo»

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-02-14

Per spiegare come mai Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni ieri la madre di Bossetti ha raccontato di essersi sottoposta a delle cure per la fertilità durante le quali sarebbe stata inseminata a sua insaputa con lo sperma di Guerinoni

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Ieri sera a “Bianco e Nero” il programma di Luca Telese e Francesca Lancini che si occupa di casi di cronaca nera è stata mandata in onda un’intervista a Ester Arzuffi, la madre di Massimo Bossetti, l’uomo condannato in primo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio. L’esame del DNA ha accertato che Bossetti è il figlio della Arzuffi e dell’autista di autobus Giuseppe Guerinoni.

Il DNA di “Ignoto 1” figlio di Giuseppe Guerinoni

La signora Arzuffi però – pur ammettendo di conoscere Guerinoni – nega di aver mai avuto con lui alcun tipo di rapporto sessuale. Chi ha seguito la vicenda processuale del caso dell’omicidio della ragazza di tredici anni scomparsa il 26 novembre 2010 il cui corpo venne ritrovato solo nel febbraio del 2011 ricorderà che all’identificazione di quello che per la Procura e il Tribunale di Bergamo e fino ad ora l’unico colpevole si è arrivati tramite il ritrovamento del DNA di “Ignoto 1” ritrovato sul corpo di Yara. Quel profilo genetico riconduceva a quello di Giuseppe Guerinoni ma c’era un problema, non combaciava con quello dei figli dell’uomo. Ed è a quel punto che gli inquirenti si mettono alla ricerca di un possibile figlio illegittimo di Guerninoni che risulta essere Massimo Giuseppe Bossetti. La madre di Bossetti ieri però ha spiegato di non “essere stata” con il Guerinoni e di essere invece stata “inseminata a sua insaputa” dal suo ginecologo:

Io andavo da questo medico. Io ero in mano sua. Non perché non rimanevo incinta, io sono rimasta incinta ma i bambini mi morivano addosso, allora lui diceva: «Diamo uno spunto in più per aiutare gli spermatozoi di tuo marito». Ed è lì che mi hai inserito un liquido freddo, freddissimo

Secondo la Arzuffi, che in tribunale si è avvalsa della facoltà di non rispondere, il medico le avrebbe praticato (senza dirglielo) una “PMA assista” (dove PMA sta per “Procreazione Medicalmente Assistita”) della quale lei non ha mai avuto sospetti fino a che Massimo Bossetti non è stato arrestato per l’omicidio di Yara: «Inconsapevole io, inconsapevole mio marito, perché né a me né a mio marito nessuno ha detto niente». Da quello che è stato poi detto in studio e dalle informazioni del sito del Ministero della Salute si può evincere che si è trattato di quella che viene definita “tecnica di primo livello” ovvero Inseminazione Intrauterina semplice (HIUI homologous intra uterine insemination) con seme del partner. Ovviamente con l’eccezione in questo caso che il seme non era del partner ma di Guerinoni. La tecnica era ampiamente conosciuta all’epoca ma teoricamente era vietata in Italia e questo spiegherebbe – forse – perché il ginecologo potrebbe non averla spiegata ai coniugi Bossetti. La domanda che ora tutti si fanno è se sia possibile essere inseminate a propria insaputa. E soprattutto in che modo questa “testimonianza” potrebbe cambiare la vicenda processuale di Bossetti. Stando agli esami genetici infatti il DNA di “Ignoto 1” è stato associato in maniera univoca al profilo di Massimo Bossetti e quindi il fatto che la signora Arzuffi sia sta inseminata a sua insaputa non cambia molto le cose.

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