La legge contro la propaganda fascista e nazista ha raggiunto le 50.000 firme e approderà in Parlamento

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-27

Raggiunto e superato l’obiettivo minimo per riuscire a portare la proposta d’iniziativa popolare in Parlamento. Una grande vittoria del sindaco di Stazzema Maurizio Verona e di tutti gli antifascisti che hanno firmato

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E’ fatta. La proposta di legge d’iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista lanciata dal comune di Stazzema ha ufficialmente raggiunto e superato le 50.000 firme necessarie per approdare in Parlamento. Una vittoria straordinaria che porta la firma del sindaco di Stazzema Maurizio Verona, l’uomo che, più di ogni altro, ha voluto e promosso questa iniziativa, ma anche di tutti i comuni che hanno aderito all’iniziativa, offrendo la possibilità ai propri cittadini di firmare la proposta nel proprio municipio e allargando la platea a dismisura. Decisivi poi sono stati gli “endorsement” di Roberto Benigni, che ha chiamato personalmente al telefono il sindaco Verona, a cui è legato da un legame di amicizia personale, offrendosi come testimonial della proposta di legge, e quello di Liliana Segre, che ha scritto una bellissima lettera proprio al primo cittadino di Stazzema esprimendo il proprio sostegno.

Il comitato promotore della proposta di legge ha comunicato questo importante risultato attraverso il proprio gruppo Facebook, invitando, però, tutti a non fermarsi e a continuare a firmare per raggiungere un numero ancora maggiore di adesioni di qui fino alla data di scadenza ufficiale del 31 marzo:

“Comunicazione: le 50.000 firme le abbiamo superate, ma tutti noi ne vogliamo molte di più, quindi fino al 31 marzo firma e fai firmare. Le firme raccolte ai banchetti devono essere consegnate nei comuni per inserire il numero di iscrizione nelle liste elettorali.”

La proposta di legge è stata depositata in Cassazione dal Comitato promotore dell’iniziativa, presieduto proprio da Maurizio Verona, sindaco di Stazzema (Lucca), luogo simbolo della Resistenza, il 19 ottobre scorso. Si tratta di una “legge di iniziativa popolare finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget”, si legge sul gruppo Facebook “Legge antifascista Stazzema”, che conta già più di 127mila iscritti: “È un’iniziativa che dal basso vuole arrivare in Parlamento”, ha detto di recente a Nextquotidiano lo stessoo Verona. E continua: “Vogliamo trasmettere la memoria alle generazioni successive. Per comprenderne l’importanza basti pensare che aumenta sempre di più il numero delle persone che credono che la Shoah non sia mai esistita”.

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