Attualità
La donna che cade dalla giostra e muore al luna park di San Benedetto del Tronto
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-07-15
La giovane sambenedettese era salita sull’attrazione, una capsula gravitazionale denominata ‘Palla’, in compagnia di un’amica. Forse la cintura di sicurezza si è sciolta
Tragedia nel luna park di San Benedetto del Tronto, nelle Marche: una mamma di 27 anni è precipitata da un’altezza di 20 metri ed è morta. È accaduto intorno alle 23 di venerdì sera: la giovane sambenedettese era salita sull’attrazione, una capsula gravitazionale denominata ‘Palla’, in compagnia della madre e di un’amica. Era stata legata a un dispositivo di sicurezza dal personale della giostra. Secondo alcune testimonianze, a un certo punto si sarebbe slacciata la cintura, forse per un attacco di panico, ed è caduta giù, ma la dinamica esatta è ancora da accertare.
La donna che cade dalla giostra e muore al luna park di San Benedetto del Tronto
Immediato l’intervento del personale del 118 ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. La ragazza lascia un figlio di due anni e mezzo. La giostra è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Ascoli Piceno e sul posto sono arrivati gli uomini della Scientifica, il medico legale e il magistrato che indaga sull’incidente.
Sul posto sono giunti in breve i sanitari partiti dalla vicina postazione Potes di San Benedetto del Tronto, che hanno messo in atto tutte le possibili manovre di rianimazione direttamente nella capsula gravitazionale, ma per la giovane sambenedettese purtroppo non c’era già più nulla da fare. La capsula gravitazionale viene lanciata ad alta velocità verso l’alto da corde elastiche agganciate alla sommità di due pali laterali e compie ulteriori evoluzioni durante il minuto previsto, compresa la rotazione su se stessa, ribaltandosi e generando, secondo chi ha sperimentato l’attrazione, una sensazione di confusione. Probabile, insomma, che l’amica della donna non si sia resa conto di cosa stesse avvenendo.
La capsula gravitazionale del Luna Park
La 27enne sarebbe caduta sulla piattaforma sottostante (nei pressi della quale ci sono ancora tracce minime di sangue) quando la capsula, dopo aver raggiunto la quota massima di altezza, stava riscendendo verso il punto di partenza. Il commissariato di polizia di San Benedetto questa mattina trasmetterà gli atti relativi ai primi accertamenti (testimonianze e fotografie dello stato dei luoghi) al sostituto procuratore di Ascoli Piceno Mara Flaiani, che coordina l’inchiesta sulla disgrazia, volta ad accertare se siano stati rispettati tutti i presidi di sicurezza in materia di parchi di divertimento. Si cercano anche filmati amatoriali di persone presenti che potrebbero aver ripreso i momenti dell’incidente.
Sarà l’inchiesta della magistratura ascolana a stabilire cosa non ha funzionato nel dispositivo di sicurezza al quale la donna era stata agganciata prima che l’attrazione venisse messa in movimento dal personale preposto. Sul posto, oltre al personale del 118 che ha tentato invano di rianimare la donna, anche vigili del fuoco, polizia e carabinieri. Francesca Galazzo, precipitata da uno dei giochi, lo ‘Sling Shop’, era salita con un’amica. Nella ‘capsula gravitazionale’ dove possono entrare due persone. Francesca lascia un bambino.