Attualità
Il tunnel sotto l'Everest
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2015-04-10
La nuova strategia cinese è quella di creare una rete ferroviaria per collegare il Paese a tutta l’Asia. Il progetto c’è, i soldi ci sono, non sarà epico come il tunnel dei neutrini della Gelmini ma un tunnel scavato sotto il Monte Everest è senza dubbio un’impresa incredibile. Manca solo il consenso del Nepal, con buona pace dell’India
I cinesi pensano in grande e non badano a spese, il Paese ha bisogno di velocità e di trasporti moderni ed efficienti? Niente di meglio che rinnovare la rete ferroviaria cinese. In che modo? Ad esempio scavando un tunnel sotto il Monte Everest per collegare Cina e Nepal e mettersi in interconnessione con un altro gigante: l’India. A dare la notizia è il quotidiano governativo China Daily. I lavori dovrebbero cominciare a breve, non appena sarà raggiunto l’accordo con il governo nepalese.
LA CINA ASPETTA LA RICHIESTA DEL NEPAL
Non c’è ancora nulla di ufficiale ma a quanto sembra l’interesse c’è, perché non esiste ad oggi un collegamento ferroviario tra Cina e Nepal e la costruzione di una linea ferroviaria potrebbe consentire di sviluppare i rapporti commerciali (soprattutto per quanto riguarda lo scambio di prodotti agricoli) e turistici tra i due paesi. Almeno questo è quello che ha detto qualche giorno fa Wang Mengshu, uno degli esperti della Chinese Academy of Engineering. Insomma la Cina è pronta e se il Nepal si mostrasse interessato all’idea ci sarebbe già un progetto di massima pronto. I cinesi sono già infatti impegnati a estendere la rete ferroviaria tibetana che già connette la capitale del Tibet Lhasa al resto della Cina, la Qinghai–Tibet railway.
A quanto pare il Ministro dei trasporti cinese ha già chiesto la realizzazione di uno studio di fattibilità per estendere la linea che arriva a Lhasa fino alla capitale nepalese Kathmandu. Ma al di là del mercato nepalese è indubitabile che dietro questa mossa strategica ci sia l’interesse a raggiungere l’enorme mercato del subcontinente indiano. L’India però, che è l’unico vero rivale della Cina nella regione, probabilmente non vedrà di buon occhio la mossa dei cinesi visto e considerato che gli indiani tendono a considerare (anche per affinità culturali) il Nepal come un’appendice dell’India. La presenza cinese in Nepal infatti si fa già sentire e non riguarda solo i turisti che si recano in pellegrinaggio ma anche con finanziamenti da parte di Pechino per progetti di costruzioni di centrali idroelettriche e di aeroporti (gli aiuti economici cinesi al Nepal sono passati nell’ultimo anno da 24 a 128 milioni di dollari). Ma in realtà a quanto pare il governo e gli esperti di strategia indiani sono maggiormente preoccupato dalle relazioni politiche tra Cina e Pakistan (acerrimo nemico dell’India) che da quelle con il Nepal. I cinesi infatti si sono impegnati di recente ad aiutare il Pakistan nella costruzione di un gasdotto per collegare Pakistan e Iran.
CINQUE ANNI PER COMPLETARE I LAVORI
La realizzazione del tunnel ferroviario sotto il massiccio dell’Everest dovrebbe partire entro il 2020, data prevista dell’arrivo del tracciato ferroviario a Kerung, la città cinese al confine con il Nepal. La costruzione del successivo collegamento con il Nepal è ovviamente pieno di ostacoli e difficoltà tecniche dovute alla conformazione rocciosa della montagna, alle condizioni di lavoro e soprattutto a causa degli enormi dislivelli. Nel 2010 anche l’India aveva annunciato l’inizio dei lavori di un tunnel di cinque chilometri sotto l’Everest (completato poi nel 2013) e all’epoca una delle maggiori difficoltà del progetto era il fatto che l’Himalaya è una catena montuosa relativamente giovane e quindi in “continuo movimento” (sempre relativamente parlando). Insomma l’impresa è difficile ma non impossibile. Soprattutto per i cinesi che qualche tempo fa avevano in mente la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità da 200 miliardi di dollari in grado di collegare Pechino con gli Stati Uniti attraverso lo Stretto di Bering. Anche in quel caso i giornali citavano la relazione tecnica dell’esperto Wang Mengshu (che dev’essere il più grande esperto di treni del mondo) secondo il quale una linea ferroviaria del genere avrebbe avuto bisogno della costruzione di un tunnel sottomarino di 200 km tra Russia e Alaska. Anche in quel caso l’annuncio era stato dato dal China Daily che affermava che la tecnologia necessaria per portare a termine il faraonico progetto era già disponibile. Mancava all’epoca la volontà della Russia. E visto lo stato attuale dei rapporti tra Russia e USA probabilmente mancherà per ancora un po’ di tempo prima ti poter parlare dell’inizio dei cantieri della linea ferroviaria “China-Russia-Canada-America”.
Foto copertina Luca Galuzzi via Wikipedia.org