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Tutta l’Italia zona rossa: cosa può succedere dal 15 novembre

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-10

Tutte le regioni in zona rossa, in pratica un lockdown generale in tutta l’Italia. L’ipotesi se il 15 novembre gli attuali provvedimenti non saranno sufficienti a piegare la curva

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“Non si puo’ fare la vita che facevamo prima, bisogna limitare i propri spostamenti”, spiegava ieri Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute: “É stato calcolato che se si incontrano 5 persone – ha aggiunto – si ha il 60% di possibilità di essere infettati, se questo comportamento, di una minoranza, non viene sanzionato o controllato è chiaro che tutta l’Italia sarà presto rossa e l’unica possibilità che avremo è quella di un lockdown nazionale”. L’ipotesi dell’Italia zona rossa viene rilanciata oggi dal Corriere della Sera che spiega però che sarà necessario attendere i dati che arriveranno il 15 novembre, quando si capirà se gli attuali provvedimenti in vigore con il nuovo DPCM saranno sufficienti a rallentare la curva:

Nel governo cresce la preoccupazione, si tiene d’occhio la curva epidemiologica e si ragiona sulla necessità di misure ancora più severe, come la chiusura dei ristoranti il sabato e la domenica a pranzo e la sospensione di alcune attività commerciali, che hanno ottenuto deroghe nelle zone rosse. Ma se alcuni ministri come Roberto Speranza e Dario Franceschini spingono per una stretta ulteriore, il premier Giuseppe Conte vuole procedere con cautela. «Non possiamo scardinare il meccanismo scientifico delle zone rosse, arancioni e gialle — è il suo ragionamento nelle riunioni riservate —. Dobbiamo aspettare gli effetti delle misure. Ci siamo dati un metodo scientifico e non possiamo metterlo in discussione sull’onda dell’emotività». L’obiettivo del governo è arrivare almeno al 15 novembre. Soltanto domenica prossima sarà infatti possibile stabilire l’efficacia del nuovo meccanismo che, per contenere i contagi da Covid-19, divide l’Italia in fasce di rischio e impone le chiusure di attività limitando gli spostamenti dei cittadini. Se fra cinque giorni la curva epidemiologica non avrà invertito la rotta, l’ipotesi più probabile è far entrare tutte le Regioni in «zona rossa». In questo caso sarà indispensabile rivedere la lista dei negozi che possono rimanere aperti durante la giornata. Per farlo sarà necessario un nuovo Dpcm che, se dovesse esserci un’accelerazione politica, potrebbe essere discusso con Regioni e Cts già il prossimo fine settimana.

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