Perché i comuni stanno formando le liste di leva

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-01-15

Perché lo fanno ogni anno e non ha niente a che vedere con il ritorno – inesistente – della leva obbligatoria. Nessuna chiamata alle armi per i ragazzi del ’99

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Come ogni anno i Comuni italiano sono impegnati in questi giorni nell’aggiornamento e la formazione delle liste di leva. Quest’anno tocca ai giovani nati nel 1999 che hanno l’obbligo di iscriversi alle liste del proprio Comune di residenza. Il che naturalmente non significa assolutamente che nel 2016 verrà ripristinata la leva obbligatoria come molti hanno creduto fosse stato deciso dalla Ministro Pinotti lo scorso anno. Né la cosa ha nulla a che fare con la storia dell’inizio di un fantomatico addestramento formativo militare che era circolata a inizio dicembre.

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Il manifesto affisso da un Comune italiano per l’iscrizione alle liste di leva nel 2016

Nessuna chiamata alle armi per i ragazzi del ’99

Molto semplicemente i comuni stanno facendo quello che prevede il decreto legislativo n.66 del 15 marzo 2010 recante il Codice dell’ordinamento militare e precisamente secondo l’articolo 1931 che stabilisce le modalità di formazione gestione e consultazione delle liste di leva demandando ai comuni il compito di continuare a svolgere – nonostante l’abolizione della leva obbligatoria – l’attività di formazione delle liste:

1. I comuni e le autorità diplomatiche e consolari continuano a svolgere le attività per la formazione e l’aggiornamento delle liste di leva.
2. Presso i comuni le liste di leva sono gestite in modo da consentire l’accesso all’Amministrazione della difesa, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.
3. Le modalità di tenuta delle liste da parte dei comuni e di accesso ad esse sono definite dal Ministero della difesa, di concerto con il Ministero dell’interno, acquisito il parere della Conferenza Stato-Città e autonomie locali.

L’Art. 1932 prevede inoltre che

1. Il 1° gennaio di ogni anno il Sindaco di ciascun comune, quale ufficiale di governo ai sensi degli articoli 14 e 54 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con apposito manifesto, rende noto:
a) ai giovani di sesso maschile che nell’anno stesso compiono il diciassettesimo anno di età, il dovere di farsi inserire nella lista di leva del Comune in cui sono legalmente domiciliati;
b) ai genitori e tutori dei giovani di cui alla lettera a), l’obbligo di curarne l’iscrizione nella lista di leva.
2. Le informazioni sugli obblighi di iscrizione nelle liste di leva possono essere diffuse dalle amministrazioni comunali, oltre che con apposito manifesto, anche attraverso altri idonei mezzi di divulgazione.
3. La divulgazione delle informazioni suddette mediante manifesto o altri idonei mezzi di divulgazione equivale ad avviso di avvio del procedimento di iscrizione nelle liste di leva.

Il Sindaco e il Comune provvederanno poi a compilare la lista con i nominativi iscritti in ordine cronologico di nascita, a inviarla al Ministero della Difesa e a tenerla aggiornata fino al 31 dicembre. Dopodiché la procedura inizierà nuovamente per la successiva classe di leva. Solo qualora venga riattivata la leva, il codice prevede che le liste verranno riattivati i Consigli di Leva e si darà corso alla procedura per l’eventuale arruolamento. Insomma, tutto procede come sempre è stato, cari ragazzi dormite sogni tranquilli e se volete arruolarvi potete farlo qui.
 
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