Attualità
Il protocollo per le cure a domicilio ai malati Covid che fa arrabbiare i medici di base
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-11-14
Le indicazioni per le cure a domicilio ai malati Covid, nella bozza del protocollo messo a punto dalla Commissione nazionale coordinata dal direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino, Matteo Bassetti
Paracetamolo, acido acetilsalicitico (la comune aspirina), nei casi piu’ complessi eparina o cortisone. Queste in sintesi le indicazioni per le cure a domicilio ai malati Covid, nella bozza del protocollo messo a punto dalla Commissione nazionale coordinata dal direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino, Matteo Bassetti. Per i casi asintomatici, spiega lo stesso Bassetti, il protocollo non prevede alcuna terapia. Per quelli con sintomi lievi (febbre non superiore a 38 C e/o lieve sintomatologia respiratoria e/o mialgie) si prescrive una terapia sintomatica, come paracetamolo, ibuprofene o acido acetilsalicilico in assenza di controindicazioni. Quanto ai casi con sintomi moderati (febbre persistente superiore a 38.5 C per 96 ore con tosse e con dispnea da sforzo, ma saturazione dell’ossigeno a riposo in aria ambiente pari o superiore a 93% oppure a 90% in pazienti con patologie polmonari croniche) si prevede la stessa terapia sintomatica e in aggiunta l’eparina in caso di eta’ superiore a 60 anni, ridotta mobilita’ o presenza di altri fattori di rischio. Cui si possono aggingere antibioticoterapia da valutare caso per caso in base all’impegno polmonare (da non avviarsi all’esordio dei sintomi, ma in caso di sospetta sovrainfezione batterica) e cortisone indicato solamente dopo 5-7 giorni dall’esordio dei sintomi (da evitarsi in chi non presenta segni di compromissione respiratoria). “Inoltre – spiega Bassetti – i medici di medicina generale potranno usufruire di una consulenza infettivologica telematica e cosi’ potremo gestire insieme a casa i pazienti evitando, quando possibile, di essere ricoverati in ospedale. Un esempio di collaborazione tra ospedale e territorio. Uniti si vince”. Ma, racconta il giornale, i medici di base sono critici:
Alcuni medici hanno recapitato una petizione al ministero della Saluta per una nomina che «desta stupore nel mondo sanitario». A molti medici di Bassetti non piace la poca prudenza, le dichiarazioni «incaute» che hanno «provocato confusione nella popolazione». Insomma l’uomo sbagliato al posto sbagliato. Ma non piacciono nemmeno i nuovi protocolli: «Per le cure a casa dei pazienti con Covid noi medici di famiglia siamo fermi alle indicazioni che ci sono state fornite tra marzo e aprile», avverte Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg). Secondo Scotti i pazienti positivi vengono trattati, in assenza di farmaci efficaci, con «paracetamolo, ibuprofene, vitamine in prima battuta. Se invece la febbre si protrae, anche antibiotici e cortisone. Se sopraggiunge la dispnea e la saturimetria scende troppo indichiamo l’ospedale». Polemico anche Roberto Venesia, segretario Fimmg del Piemonte: «Per curare a domicilio i pazienti affetti da Covid serve un protocollo di utilizzo omogeneo, compiti definiti, funzioni chiare. Le linee guida dovrebbero essere scritte con la collaborazione di virologi e pneumologi».