Il poliziotto che adesca una quindicenne

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-30

Il reato contestato è la detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta è scattata la scorsa primavera. Agli investigatori arriva un’informazione riservata: «Un poliziotto impiegato nel commissariato di palazzo di giustizia detiene del materiale pedo»

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La storia la racconta oggi Repubblica Roma: un poliziotto che lavora per la procura di Roma è stato accusato di aver adescato una ragazzina di 15 anni e per questo è indagato, per ora, per detenzione di materiale pedopornografico:

La Squadra Mobile, su mandato del pubblico ministero Stefano Pizza, ha perquisito e requisito lo smartphone, il computer e le pennette usb di un altro poliziotto. Non un agente qualsiasi, bensì un appartenente alle forze dell’ordine in servizio alla procura di Roma. Adesso l’uomo è sotto indagine.

Il reato contestato è la detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta è scattata la scorsa primavera. Agli investigatori arriva un’informazione riservata: «Un poliziotto impiegato nel commissariato di palazzo di giustizia detiene del materiale pedo».

pedopornografia

Il pubblico ministero sta cercando di capire come i due si siano conosciuti. L’ipotesi è che il primo contatto tra l’uomo e la ragazzina sia avvenuto in chat. E da qui, successivamente, sia iniziato il loro “rapporto” virtuale.

Alcuni complimenti, diverse avance e infine le richieste sempre più spinte, come l’invio di foto e video in cui la minorenne è svestita. E così via in un’escalation senza fine. L’aver conservato il materiale nello smartphone ne ha sancito però la responsabilità. Un archivio che il poliziotto guardava e riguardava

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