Attualità

Il Comune di Firenze nega il patrocinio al gay pride toscano

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-06-05

Per la terza volta consecutiva il comune governato dal sindaco Dario Nardella si rifiuta di concedere il patrocinio al gay pride. Una parte dei consiglieri Dem ha votato come quelli di Forza Italia e Fratelli d’Italia

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Per la terza volta il Comune di Firenze ha negato il patrocinio al gay pride. Il Pride toscano quest’anno si svolgerà a Siena e sono molti i comuni e i capoluoghi di provincia della Toscana (tra cui Livorno) che hanno concesso il patrocinio alla manifestazione. La città di Firenze invece continua a non volerlo concedere. Era già successo nel 2016, quando il Pride venne celebrato proprio nella città governata da Dario Nardella. All’epoca il primo cittadino aveva accampato la scusa che il gay pride è una manifestazione politica e quindi il regolamento comunale non dà la possibilità di concedere il patrocinio.

Il Partito Democratico boccia la proposta di patrocinio e vota assieme a Forza Italie e Fratelli d’Italia

Anche lo scorso anno, nel 2017, Firenze aveva deciso di non dare il patrocinio al Toscana Pride di Arezzo. Non dovrebbe quindi stupire che anche per l’edizione 2018 Firenze abbia deciso che quel patrocinio non s’ha da dare. Quest’anno però il Comune di Firenze avrebbe potuto dare un segnale forte, soprattutto dopo la nomina di Lorenzo Fontana – uno che dice senza mezzi termini che le famiglie Arcobaleno non esistono e che sono schifezze – a ministro della Famiglia. Il voto sul Pride Toscana a Palazzo Vecchio però è del 28 marzo.

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La conferenza stampa di presentazione del Toscana Pride questa mattina in Regione [Fonte]

E invece una parte del PD di Firenze ha scelto di votare assieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia bocciando così la richiesta sottoscritta da Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, Firenze Riparte a Sinistra, Movimento Cinque Stelle, La Firenze Viva. Mentre alcuni consiglieri del Partito Democratico votavano contro altri hanno scelto di astenersi e uscire dall’Aula. «Sul Pride anche quest’anno – ha dichiarato Tommaso Grassi di Firenze Riparte a Sinistra – il Pd, sostenuto anche dalle destre, nonostante sia in atto da parte del nuovo Governo giallo-verde, sostenuto da M5S e Lega, un attacco ai diritti delle famiglie arcobaleno, ha scelto di bocciare la richiesta, sottoscritta anche da noi, di aderire al Toscana Pride».  Sorprende invece che da marzo taccia l’assessora al Turismo di Firenze, quell‘Anna Paola Concia famosa per essere stata a lungo attivista dei diritti delle persone omosessuali e che due anni fa in Parlamento prometteva di dare battaglia sulla stepchild adoption.

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