I sindaci che vietano di fumare all’aperto per il pericolo Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-18

Cosa c’entra il fumo con il Coronavirus? Più che le sigarette è la cattiva abitudine a fumare vicino ad altre persone con la mascherina abbassata ad aver convinto il primo cittadino di Aulla e il sindaco di Benevento che qualcosa andava fatto

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All’inizio è stato Roberto Valettini, il sindaco di Aulla, comune della Lunigiana, che con un’ordinanza ha disposto il divieto di fumare all’aperto e davanti davanti ai negozi e ai locali la cui apertura è ancora permessa nella Toscana zona rossa: “Troppi casi positivi al Covid nel comune”. Ora anche Clemente Mastella, sindaco di Benevento, segue il suo esempio.

I sindaci che vietano di fumare all’aperto per il pericolo Coronavirus

Cosa c’entra il fumo con il Coronavirus? Più che le sigarette è la cattiva abitudine di fumare vicino ad altre persone con la mascherina abbassata ad aver convinto il primo cittadino di Aulla che qualcosa andava fatto. “Ho predisposto un’ordinanza – spiega il sindaco – che vieta la possibilità di fumare all’aperto e nelle adiacenze degli esercizi che sono ancora aperti” ritenendo “che anche il fumo possa essere un veicolo per il virus e che, comunque, sostare nei luoghi pubblici per fumare, seppur all’aperto, sia pericoloso, tanto quanto stare per strada senza mascherina”. Oggi su Repubblica Firenze Valettini spiega la cattiva e pericolosa abitudine diffusa tra alcuni dei cittadini di Aulla che lo ha portato ad emanare l’ordinanza:

L’ordinanza, approvata ieri, in realtà rafforza, come già sta avvenendo in altre città italiane, una prescrizione contenuta nel dpcm del 4 novembre, che ribadisce l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso, fatte salve le «linee guida per il consumo di cibi e bevande». In questo caso, però, il divieto di fumare è esplicitato, e a farlo rispettare saranno le forze dell’ordine anche se, inizialmente, solo con un’azione di «persuasione morale». «Non è che non si possa fumare all’aperto — chiarisce Valettini -. Se mi trovo su un monte, su una strada isolata, in campagna, posso tranquillamente accendermi una sigaretta: non è un’abitudine salutare, ma non nuoccio ad altri. La nostra ordinanza è limitata alle adiacenze degli esercizi commerciali nei quali è consentito l’asporto. Nel centro di Aulla abbiamo sedici bar e in questi giorni ho notato che spesso, proprio davanti ad alcuni di questi, si formano dei capannelli: le persone ordinano il caffè, ma invece di portarlo a casa o in ufficio si fermano a consumarlo nelle vicinanze e immancabilmente, mascherina abbassata, subito dopo si accendono la sigaretta. Un malvezzo che aumenta moltissimo l’esposizione al rischio».

Il ragionamento è stato lo stesso di Clemente Mastella, che a Benevento ha disposto un’ordinanza del tutto simile. Appellandosi al buon senso di responsabilità dei cittadini, nel provvedimento il sindaco spiega che è vietato fumare all’interno di tutto il centro storico, ma non solo, come spiega il Mattino:

Ulteriore stretta da parte del sindaco di Benevento Clemente Mastella nell’ambito delle misure anti-Covid. Il primo cittadino ieri sera con un’ordinanza ha disposto il divieto di fumare in tutto il centro storico e nelle aree limitrofe del capoluogo, oltre che alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree e sui marciapiedi in prossimità degli istituti scolastici, in situazioni di coda nelle aree pubbliche in attesa di entrare negli esercizi commerciali (intesi come pubblici esercizi, attività di vicinato,medie e grandi strutture di vendita), negli uffici pubblici e privati così come negli altri luoghi cittadini. Sarà vietato fumare anche nelle aree ludiche dedicate ai bambini, nei parchi pubblici e nei giardini comunali cittadini. Infine il sindaco Mastella ha raccomandato senso di responsabilità ai cittadini allertando anche la polizia municipale per avviare i controlli.

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