Guido Conti, la telefonata anonima e il mistero delle memorie del PC cancellate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-11-22

La procura di Pescara fa sapere che l’ex generale dei carabinieri non era indagato per Rigopiano. Intanto si indaga su una comunicazione in cui si parlava del suo addio alla TOTAL

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La telefonata anonima, le smentite sulle indagini a Rigopiano e la cancellazione delle memorie dei computer. Gli elementi per parlare di giallo a proposito della morte dell’ex generale dei carabinieri Guido Conti ci sono tutti dopo che l’uomo è stato ritrovato morto venerdì scorso nella sua automobile lungo la strada tra Sulmona e Pacentro, deceduto per un colpo di pistola alla tempia.

Guido Conti e la telefonata anonima su TOTAL

Ieri infatti la Procura della Repubblica di Sulmona ha acquisito attraverso i carabinieri, una telefonata giunta venerdì scorso nella segreteria telefonica della redazione del sito on line “Primadanoi”. Con voce a quanto pare camuffata, un uomo avrebbe annunciato le dimissioni dell’ex generale dei carabinieri-forestali dall’incarico di consulente della Total, Guido Conti, poco prima che l’uomo decidesse di togliersi la vita, nelle campagne di Pacentro (L’Aquila). Secondo i primi accertamenti la morte dell’ex ufficiale risalirebbe tra le 16 e le 17, invece la telefonata è giunta poco prima delle 15. La registrazione telefonica è entrata nel fascicolo dell’inchiesta in cui si ipotizza, al momento contro ignoti, il reato di istigazione al suicidio.
generale guido conti
La procura di Pescara intanto ieri ha fatto sapere che Conti non era indagato per Rigopiano. “Non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazione” alla data del 21 di novembre 2017, cioè ieri, ha risposto all’istanza presentata dall’avvocato Alessandro Margiotta per conto dei familiari di Conti ai sensi dell’art.335 Cpp: per il legale questo significa “che non era e non sarebbe mai stato indagato”.

Le memorie dei PC cancellate

La precisazione si era resa necessaria perché lo stesso generale aveva scritto in alcune lettere di addio che si sentiva in colpa per quanto accaduto a Rigopiano, anche se aveva spiegato di aver fatto sopralluoghi solo sul centro benessere e non sul resto della struttura.

Intanto il Messaggero fa sapere che il giorno prima del suicidio Guido Conti aveva fatto cancellare dati e file del suo computer. I  più recenti, particolare che accredita la pista di qualcosa successo negli ultimi 15 giorni della sua vita. Dalla data dell’assunzione alla Total, come addetto alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente, al pomeriggio del suo suicidio, rivolgendosi a un’azienda di informatica di cui era dipendente da anni:

Non una pulizia semplice, ma una tramite “Eraser”, un programma cioè di sovrascrittura che cancella definitivamente i file senza possibilità di recuperarli da parte anche di tecnici esperti. «Si è presentato qui alle 9,30, aveva fretta e non era il solito Guido – racconta il proprietario del negozio – è tornato due volte e ha ritirato il pc (di quelli fissi) poco dopo le 11, tant’è che la procedura di cancellazione forse non è stata totale».

Gli inquirenti proveranno a recuperare i file. Forse il segreto si nasconde proprio lì.

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