Giuliano Amato è il nuovo presidente della Corte Costituzionale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-29

Già attuale vicepresidente della Consulta e giudice costituzionale con più anzianità, è stato eletto all’unanimità dai 114 giudici votanti. Rimarrà in carica fino al 18 settembre.

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Non solo le votazioni per le elezioni del presidente della Repubblica. La Corte costituzionale, infatti, si è riunita per eleggere il nuovo presidente, dopo che il mandato dell’uscente Giancarlo Coraggio, il cui mandato novennale è scaduto il 28 gennaio. A sostituirlo è arrivato Giuliano Amato, già attuale  vicepresidente della Consulta e giudice costituzionale con più anzianità.

Giuliano Amato è il nuovo presidente della Corte Costituzionale

Ad annunciare la nomina è stato il segretario generale della Corte, Umberto Zingales, dopo che 14 giudici hanno eletto Amato all’unanimità. Il nuovo presidente rimarrà in carica fino al 18 settembre. Il suo primo atto come presidente è stato quello di nominare i giudici costituzionali Silvana Sciarra, Daria De Pretis e Nicolò Zanon vice presidenti della Corte e comunicare l’elezione al presidente della Repubblica e alle altre cariche istituzionali.

La scelta è ricaduta su Amato non soltanto per il suo grado di anzianità ma anche e soprattutto per l’alto profilo. Il ‘dottor Sottile’ (come è stato ribattezzato da Eugenio Scalfari negli anni Ottanta), è nato a Torino da famiglia siciliana, ma è cresciuto in Toscana, dove si è laureato in giurisprudenza all’Università di Pisa. Proprio qui, infatti, ha frequentato il prestigioso Collegio medico-giuridico della Scuola Normale Superiore.

Docente di diritto costituzionale alla Sapienza, Amato ha anche insegnato all’Università di Modena e Reggio Emilia, di Perugia, di Firenze, alla New York University School of Law, all’Istituto Universitario Europeo e alla Luiss di Roma. Non solo. Ha anche una lunga carriera in politica: è stato due volte premier (dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001), due volte ministro del Tesoro (1987-1989 e 1999-2000) e ministro per le riforme istituzionali (1998-1999). E’ stato poi nominato giudice costituzionale da Giorgio Napolitano (che era allora presidente della Repubblica) il 12 settembre 2013 ed è diventato vice presidente della Corte dal 16 settembre 2020.

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