Attualità
Per superare l’esame di terza media basterà una mail?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-05-27
«Per gli alunni risultati assenti alla prova orale» – è scritto nella circolare – è prevista la presentazione «in data successiva», purché entro la fine di giugno. Se proprio fosse impossibile, il consiglio di classe procederà comunque alla valutazione dell’elaborato inviato dall’alunno». Una mail, insomma.
Basterà una mail per superare l’esame di terza media? La Stampa oggi racconta che l’esame di terza media dell’era Covid sarà un ultimo atto che a qualcuno lascerà un po’ di amaro in bocca, e a qualcun altro potrà creare un lieve stato di ansia più per la qualità della connessione che per la prova in sé. Si svolgerà a partire dagli inizi di giugno: ogni istituto sta attrezzandosi in modo autonomo, come previsto dall’ordinanza del Miur. E, in autonomia, deciderà come affrontare le eventuali difficoltà.
«Per gli alunni risultati assenti alla prova orale» – è scritto nella circolare – è prevista la presentazione «in data successiva», purché entro la fine di giugno. Se proprio fosse impossibile, il consiglio di classe procederà comunque alla valutazione dell’elaborato inviato dall’alunno». Una mail, insomma.
Manuela Manferlotti sa di avere a che fare con una prova che può riservare molti imprevisti. Dirige l’istituto comprensivo Manin di Roma, la scuola visitata dal presidente della Repubblica Mattarella a febbraio, poco prima della chiusura delle scuole, per portare il suo saluto a un luogo dove il 45% degli alunni sono migranti di seconda e terza generazione. «Alcuni dei nostri alunni sono tornati in patria – racconta -. Daranno l’esame da luoghi come l’Egitto o la Cina, così come stanno seguendo da lì le lezioni grazie alla bravura e all’impegno del corpo docente che è riuscito a coinvolgere tutti. È chiaro che in una situazione come questa potrebbero esserci problemi di connessione o di altro tipo. In quel caso si può rinviare tutto a una data successiva. L’esame diventa un accompagnamento nel percorso verso la scuola secondaria ma non è vincolante. La valutazione non viene inficiata dall’eventuale assenza di un colloquio: l’ordinanza del Miur è molto chiara, la discussione è obbligatoria ma non ha effetti sui voti, non c’è uno scrutinio successivo ma ci si basa su quanto già deciso in precedenza».
Quest’anno l’esame non ha un valore effettivo. Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Presidi del Lazio: «Anche nei casi in cui non fosse possibile la discussione della tesina è compito della commissione operare con flessibilità e accettare anche l’invio a scuola dell’elaborato». E per la valutazione nessun problema: «Ritengo che ogni consiglio di classe conosca adeguatamente i ragazzi per valutarli correttamente».