Enrico Montesano: “la mascherina è dannosa”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-09

Per Montesano le mascherine fanno male. Ma solo all’aperto. Al chiuso si devono portare. Voi ci avete capito qualcosa?

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Oggi Enrico Montesano ci spiega che la mascherina fa male all’aperto e va invece portata al chiuso. Ma se, come dice l’attore fa male perché respiriamo la nostra anidride carbonica che senso ha dare l’ok a portarla eni luoghi chiusi dove c’è meno ricambio d’aria? Montesano racconta alla Stampa:

Montesano, ma lei non crede proprio in niente?
«Al contrario. Io credo nel Coronavirus, credo che bisogna mantenere una giusta distanza dal nostro vicino perché alitare addosso alle persone è scorretto sotto tutti i punti di vista. Credo che le mascherine vadano portate nei luoghi chiusi, ma all’aperto non credo che ci proteggano dalle polveri sottili, dalle polveri d’amianto e dunque anche dal virus. Attraverso i tessuti passa tutto. Le mascherine sicure al 100% non ci farebbero neppure respirare. In compenso quelle correnti ci fanno respirare la nostra anidride carbonica. In aggiunta alle polveri dell’aria inquinata. Ma perché se vado da solo in riva al mare, o in un parco, mi devo mettere la mascherina? È inutile e dannosa per i miei polmoni».

Allora lei è un negazionista?
«Non diciamo assurdità. Io credo nell’Olocausto e nei milioni di morti che il nazismo ha prodotto e per rispetto a questi morti e a una tragedia enorme non userei mai un termine del genere. Sono solo critico rispetto ad affermazioni apocalittiche perché sono un uomo curioso che non si ferma alla prima osteria ma vuole saperne di più»

Oltretutto mentre ora le mascherine al chiuso vanno bene ad agosto lo stesso attore non le trovava così giuste:

montesano mascherina dannosa 1

Montesano dice che aderisce ma non parteciperà alla marcia di protesta dei no mask a Roma. Cosa c’è di vero riguardo alla pericolosità delle mascherine? Niente. Le mascherine invece costituiscono un presidio efficace contro SARS-COV-2 e l’influenza in generale, come ha spiegato qualche giorno fa lo scienziato Enrico Bucci su Facebook:

Gli autori considerano due variabili: il potere delle mascherine di bloccare il virus (da 0 a 100%, sull’asse delle x) e la frazione di popolazione che utilizza la mascherina (sull’asse delle y, da 0 a 100%). Il colore del grafico è indicativo del valore assunto dal famoso parametro R per ogni coppia di valori possibile. Nella zona blu, troviamo tutti i casi in cui R scende al di sotto di 1, e quindi l’epidemia si spegne.

mascherine anidride carbonica

Una mascherina che filtri il virus al 60%, adottata dall’80% della popolazione, per esempio, determina un valore di R al di sotto di 1, che ricade nella zona blue del grafico; l’epidemia quindi si spegne. Una mascherina con 80% di potere filtrante, adottata solo dal 10% di popolazione, invece, ricade in una zona in cui R è superiore a 2. Le mascherine, come sappiamo almeno dal 1918 (spagnola) costituiscono un presidio efficace. Sono limitanti del nostro comportamento, pesanti da un punto di vista sociale, forse pure non sostenibili nel lungo periodo; ma, finché circola il virus, aiutano eccome.

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