Attualità
«Serve la denuncia penale per chi aggira i divieti»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-12-06
Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo in un’intervista al Messaggero critica chi aggira i vuoti del DPCM mettendo a rischio la maggioranza degli italiani che rispetta le regole. E propone che chi viola le regole sia denunciato:
Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo in un’intervista al Messaggero critica chi aggira i vuoti del DPCM mettendo a rischio la maggioranza degli italiani che rispetta le regole. E propone che chi viola le regole sia denunciato:
Dottor Miozzo, siamo in attesa che le Faq del governo chiariscano ogni aspetto del Dpcm. Non c’è però il rischio che tra precisazioni e casi specifici si arrivi ad un eccesso di lassismo?
«Il rischio che un’eccezione diventi una sorta di via libera esiste sempre, soprattutto in Italia dove tendiamo a non avere lo stesso rispetto delle indicazioni del governo che hanno in Nord Europa o nei Paesi orientali. I popoli mediterranei sono più indisciplinati, non lo scopriamo ora, anche se nel periodo del primo lockdown abbiamo stupito tutti».Anche il Cts ha proposto delle deroghe però.
«Vero, abbiamo chiesto che le regole per gli spostamenti nei piccoli comuni fossero diverse. Imporre l’impossibilità di uscire dal territorio comunale in un paesino di mille o 4mila abitanti, ed in Italia ce ne sono tanti, è completamente diverso rispetto a farlo a Roma. Chi vive nella grande città, in questo periodo così assurdo, vive dei benefici che chi abita in un piccolo comune invece non ha. Detto questo ci rendiamo anche conto che le deroghe una volta che le fai diventano difficili da governare e da gestire».Meglio evitarle quindi.
«Non credo sia solo quello. Gran parte della popolazione italiana le raccomandazioni le sta rispettando. Poi ci sono i soliti furbetti che alterano l’equilibrio tra ordine e raccomandazione, sono quelli che navigano negli spazi lasciati dalle migliori intenzioni del governo. Per questo a preoccupare è il meccanismo emulativo. Servono controlli rigidi e segnali importanti».Di che tipo?
«Se si ferma un soggetto e questo produce un’autocertificazione che ad una verifica risulta falsa, non puoi dargli solo la multa di 300 euro. Devi perseguirlo effettivamente con una denuncia per falso in atto pubblico. Per estremizzare bisogna portarlo di fronte ad un giudice penale, così non c’è il rischio si prendano sotto gamba le misure. Non può passare il messaggio che si tratta di una sorta multa per divieto di sosta, va a finire che qualcuno che dica “chi se ne frega” lo trovi sempre».