I casi di COVID-19 in Emilia-Romagna e Borgonzoni che ha scelto una sedia a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-05

Il botta e risposta tra l’ex candidata della Lega ora tornata senatrice e il commissario per il Coronavirus Venturi. Che aveva detto che i numeri del virus potevano essere inficiati

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“Da Venturi affermazioni disumane. E il trend dei dati sembra smentirlo categoricamente. Chieda scusa”. Lo ha domandato ieri la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni, dopo che il commissario ad acta per la gestione dell’emergenza Coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, ex assessore alle Politiche per la salute e medico in pensione, ieri pomeriggio, nel leggere il bollettino quotidiano relativo all’emergenza, ha domandato una verifica sui alcuni casi di decesso, per appurare se fossero determinati dal Covid-19 oppure da altre patologie.

I casi di COVID-19 in Emilia-Romagna e Borgonzoni che ha scelto una sedia a Roma

“Un’uscita di cattivo gusto – si inalbera Borgonzoni -, nel giorno in cui, in Emilia-Romagna abbiamo pianto 91 morti, 31 nella sola Bologna. Parole vergognose e irrispettose nei confronti dei tanti familiari delle vittime, che il virus costringe a morire isolate e lontano dai propri cari”. “Ma l’uscita di Venturi temo inoltre che sarà smentita anche dai dati – prevede la senatrice del Carroccio – visto che, come dimostra l’istituto Cattaneo, nel periodo 21 febbraio-21 marzo 2020, si sono registrati 1.267 decessi in più della media dello stesso periodo dei 5 anni precedenti, con 715 pazienti deceduti risultati positivi al Covid-19. E il dato, inoltre, tiene conto di soli 124 Comuni rispetto al totale della regione. Mi auguro che Venturi, se ne ha la sensibilità, voglia chiarire e scusarsi”.

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Coronavirus: i dati dell’Emilia-Romagna a confronto con Lombardia e Veneto (fonte)

E ieri Venturi si è in effetti scusato, ma non con la senatrice che ha scelto Roma e non l’Emilia-Romagna: «Se ho urtato la sensibilità di qualcuno mi scuso, ma alla senatrice ricordo che io sono ancora qui, non ho rifiutato un incarico nella difficoltà e non ho scelto una sedia da un’altra parte. Sono qui e credo di poter chiedere il rispetto di tutti». Venturi durante la diretta Facebook del 3 aprile, aveva detto: “Oggi cataloghiamo tutti i morti col virus come morti a causa del virus, anche persone che avevano altre patologie. Dovremo fare una riflessione su questo prima o poi, in tutto il Paese”. Anche perché “alcuni sarebbero deceduti anche senza il virus”. In altre parole, “dobbiamo capire che alcuni sarebbero deceduti anche senza il virus- afferma Venturi- dovremo fare questa riflessione prima o poi in tutto il Paese, e’ una cosa che serve anche a tranquillizzare le persone”.

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