Contrordine: a Ostia la Mafia non c'è

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-13

I componenti delle famiglie Fasciani e Triassi, accusati di associazione mafiosa, vengono assolti e in appello condannati solo per associazione a delinquere semplice finalizzata all’usura e all’estorsione. Cadono anche i reati di spaccio

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Cade l’accusa di associazione mafiosa nel processo d’appello per i cosiddetti clan di Ostia e i giudici della II sezione stabiliscono 8 assoluzioni e 10 condanne con sostanziosissimi sconti di pena. La sentenza viene accolta da applausi e abbracci dei parenti delle famiglie Fasciani e Triassi, accusati di aver dominato per anni il litorale della Capitale ed i suoi traffici. Dopo tre ore di riunione in camera di consiglio la Corte ha confermato l’assoluzione dei fratelli Vito e Vincenzo Triassi che, secondo il procuratore generale Giancarlo Amato rischiavano la condanna a 15 anni ciascuno. Naturalmente ridotte poi le condanne inflitte in primo grado. In particolare la pena più alta è toccata a Carmine Fasciani che ha avuto oggi 10 anni mentre in primo grado aveva avuto 28 anni. Ed ecco le altre condanne: 6 anni e 6 mesi di reclusione per la moglie di Carmine Fasciani, Silvia Bartoli (in primo grado 16 anni e 9 mesi). Ridotta anche le condanne alle figlie di Fasciani, Sabrina ha avuto 5 anni e 4 mesi anziché 25 e 10 mesi per il primo grado, mentre la sorella Azzurra che in primo grado è stata condannata a 11 anni ha avuto oggi 4 anni e 10 mesi. Condanna anche per Alessandro Fasciani a 4 anni e mezzo che in primo grado ne aveva avuti 26, 5 anni e 8 mesi rispetto ai 17 di primo grado per Terenzio Fasciani fratello di Carmine. Quattro anni e mezzo sono stati inflitti a Riccardo Sibio e Gilberto Colabella (in primo grado hanno avuto 25 anni e 3 mesi e 13 anni). Identica condanna anche per Luciano Bitti mentre 5 anni e 8 mesi sono stati inflitti a Gilberto Inno. Sono stati invece assolti Nazareno Fasciani fratello del boss, Ennio Ciolli, Fabio Guarino, Danilo Anselmi, Mirko Mazzoni ed Eugenio Ferramo.

Contrordine: a Ostia la Mafia non c’è

e accuse contestate agli imputati erano quelle di associazione per delinquere di tipo mafioso mentre è rimasta quella di associazione per delinquere semplice finalizzata alla commissione di una serie di reati che vanno dall’usura all’estorsione, a controlli ad attività economiche e alla gestione di appalti. Insussistente infine un’altra accusa di associazione per delinquere che è quella che secondo l’accusa era implicata nell’importazione dalla Spagna di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti che dovevano essere distribuite sul mercato di Roma e Ostia. Oltre ai due Triassi sono stati poi assolti Nazzareno Fasciani, Fabio Guarino, Ennio Ciolli, Mirko Mazzoni, Danilo Anselmi ed Eugenio Ferramo. Tre le associazioni giunte al vaglio processuale d’appello e tutte cadute in appello, mentre sono state confermate le condanne per i reati contestati: la prima, di tipo mafioso, contestata ai due Triassi; la seconda, di tipo mafioso, contestata al ‘gruppo’ Fasciani e finalizzata alla commissione di delitti di usura, estorsione, controllo di attività economiche, concessioni, appalti, intestazione fittizia di beni; la terza, associazione armata, quella contestata per l’importazione dalla Spagna e la successiva distribuzione e cessione a Roma e Ostia di sostanze stupefacenti.
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“Abbiamo dimostrato, con ogni evidenza, che l’impianto accusatorio non era corretto”. Cosi’ ha detto appena dopo aver ascoltato la sentenza, l’avvocato Salvatore Sciullo, difensore di Sabrina Fasciani, che secondo gli inquirenti era uno dei vertici della ‘mafia di Ostia‘ ma che alla fine del processo d’appello e’ stata assolta dalla maggior parte delle contestazioni. Da dietro le sbarre saluta i legali e sorride agli amici e parenti che la salutano sotto l’cchio di polizia e carabinieri. Le uniche ipotesi che hanno retto sono quelle di usura, estorsione, gestione appalti ed attività economiche. I reati di droga sono caduti quasi completamente. Il pg Giancarlo Amato aveva sollecitato una pena complessiva di 200 anni di reclusione per 15 imputati. I giudici oggi hanno condannato per reati che vanno dieci degli imputati e assolto altri otto. Dieci anni di reclusione sono toccati a Carmine Fasciani; 6 anni a Silvia Franca Bartoli; 5 anni e 8 mesi a Terenzio Fasciani; Sabrina Fasciani 5 anni e 4 mesi; Azzurra Fasciani a 4 anni e 10 mesi; Fasciani Alessandro a 4 anni e se mesi; Luciano Bitti a 4 anni e 6 mesi; John Gilberto Colabella a 4 anni e 6 mesi; Riccardo Sibio a 4 anni e sei mesi; Gilberto Inno a 5 anni e 8 mesi.

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