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Chris Harper-Mercer: chi è l'uomo della strage all'Umpqua College in Oregon

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-10-02

Il suo profilo MySpace presenta una foto di Chris Harper-Mercer con un fucile mentre sorride alla fotocamera, e ci sono immagini pro IRA. Si definiva conservatore e repubblicano, diceva di odiare le religioni. E c’è il giallo di un messaggio su 4Chan

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Chris Harper-Mercer è il 26enne l’autore della strage di ieri all’Umpqua Community College di Roseburg, piccola città dell’Oregon, 300 chilometri a sud di Portland. Chris Harper-Mercer abitava nella zona, e prima aveva vissuto vicino a Los Angeles, in California, prima che con la madre si trasferisse a Winchester in Oregon. L’autore della strage aveva un profilo MySpace e un profilo in un sito di dating on line in cui diceva di essere alla ricerca del suo “yin e yang” e si identificava come conservatore e repubblicano, dicendo di odiare le religione. Secondo uno studente dell’Umpqua College, Mercer ha chiesto agli studenti in classe di dire la propria religione prima di ucciderle.
 

Chris Harper-Mercer: chi è l’uomo della strage all’Umpqua College in Oregon

Il profilo MySpace presenta una foto di Chris Harper-Mercer con un fucile mentre sorride alla fotocamera, e ci sono immagini pro IRA. Lithium_Love, scrive il Daily Beast, era un altro profilo legato alle sue email; con questo account Chris Harper-Mercer pubblicava file su siti di torrent, chiedendo alle persone di contribuire con una donazione alla sua attività di file sharing. In questo momento non ci sono ancora elementi per far dire alle autorità con esattezza cosa abbia portato il 26enne a introdursi nell’università con tre pistole e un fucile d’assalto, ad entrare in alcune classi mentre si svolgevano le lezioni. A sparare senza controllo lasciando a terra decine di corpi. L’unica cosa che appare quasi certa per ora è che Mercer non ha nulla a che fare con l’estremismo islamico.
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In un blog legato alla sua identità Harper-Mercer aveva espresso ammirazione per Vester Flanagan, il giornalista che aveva ucciso due suoi colleghi qualche tempo fa. «Persone come lui non hanno più nulla per cui vivere», ha scritto Chris il 31 agosto. «Quelli come lui sono ignorati da tutti, ma quando versano un po’ di sangue tutto il mondo scopre chi sono e il suo viso finisce in ogni schermo. Gary Evans, sposato con la zia di Chris, ha detto al Daily Beast in un’intervista al telefono che Harper-Mercer non ha mai avuto un padre: «Quando lui è nato il padre non c’era, i genitori sono sempre stati separati da quando li ho conosciuti e non credo che si siano mai sposati», ha detto Evans. Il padre è bianco, mentre la madre, Laurel Harper, è afroamericana. La madre è la più grande di quattro sorelle nate a Torrance in California, in una famiglia benestante; la madre faceva l’infermiera.
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La strage annunciata su 4Chan?

Nell’immagine che vedete qui sopra c’è la fotografia di un dialogo su 4chan, dove, secondo l’Huffington Post USA, Chris Harper-Mercer avrebbe annunciato le sue intenzioni di fare una strage. Il commento, pubblicato la notte prima dell’accaduto, avvertiva di una possibile sparatoria in una scuola del nord ovest dell’Oregon, consigliando di non andare a scuola il giorno successivo. Molti utenti hanno risposto, come si usa fare nel canale, incoraggiando scherzosamente l’attentatore. L’autore del topic ha replicato con gratitudine e annunciato che avrebbe inviato una cronaca live di quello che stava facendo giovedì mattina. Mercer è un altro prodotto impazzito della società americana come Adam Lanza, il 21enne che ha ucciso 24 persone tra cui 20 bambini nel dicembre 2012, nella scuola elementare di Sandy Hook, a Newtown in Connecticut. O come Cho Seung-hui, lo studente sudcoreano cresciuto negli Stati Uniti, che il 16 aprile si introdusse nel Virginia Polytechnic Institute, una scuola superiore di Blacksburg in Virginia, uccidendo 33 persone e ferendone 29. Intanto il presidente americano, Barack Obama, è tornato a parlare alla nazione di come serva una riforma della legge sulle armi, tornando su una delle battaglie che sta portando avanti da anni. Un discorso molto inteso quello del presidente, il nono in sei anni per commentare una strage. “E quello che è diventata una routine, di certo, è la risposta a coloro che si oppongono a qualsiasi legge di buon senso sulle armi”. Un buon senso che appare congelato all’interno del Congresso dall’ala conservatrice dei repubblicani (che ha preso il sopravvento nel partito) e dalla National Rifle Association, la lobby delle armi degli Stati Uniti. Manca infine un elemento per comprendere il quadro in cui si è svolta la strage: è avvenuta all’interno di una ‘gun free zone’, un’area come quella del college dell’Oregon in cui è vietato portare armi che è subito stata usata come elemento per sostenere che se ci fossero state armi in quelle classi, forse non sarebbe accaduto nulla. “Adesso posso già immaginare i comunicati stampa che saranno diffusi. ‘Abbiamo bisogno di più armi’ diranno”, ha continuato Obama. “C’è qualcuno che lo crede veramente?”.

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