I furbetti del veglione di Capodanno che aggirano i divieti del DPCM

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-05

Non ci si può spostare dal proprio comune il primo dell’anno? Gli irriducibili del veglione di Capodanno hanno trovato comunque il modo di festeggiare in compagnia sfruttando i buchi del DPCM: basta prenotare una villa o un casale dove trascorrerre insieme la serata del 31 dicembre e poi pernottare. Anche in 20

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Non ci si può spostare dal proprio comune il primo dell’anno? Gli irriducibili del veglione di Capodanno hanno trovato comunque il modo di festeggiare in compagnia sfruttando i buchi del DPCM: basta prenotare una villa o un casale dove trascorrerre insieme la serata del 31 dicembre e poi pernottare. Anche in 20

I furbetti del veglione di Capodanno che aggirano i divieti del DPCM

Negli alberghi non sarà possibile cenare insieme: i pasti possono essere serviti solo in camera la sera della fine dell’anno. Ma se si va in un B&B o si affitta una villa cenone e festeggiamenti possono continuare in barba alle raccomandazioni: il Messaggero racconta come pacchetti Natale e prenotazioni sui siti di annunci specializzati siano già presenti e vanno a ruba. Basta portare con sé tutto quello che occorre: cotechino, spumante e il veglione è assicurato:

Sulle bacheche dei siti di annunci specializzati (Booking, Air B&B, Subito.it, Porta Portese, solo per citarne alcuni) le offerte non mancano, con speciali pacchetti Natale e Capodanno. Dimore storiche in antichi borghi, villette in riva al mare, appartamenti indipendenti in contesti in cui, spesso, risiedono anche i proprietari. La cancellazione, se prevista, si può ottenere fino alle 12 del 31 dicembre, rimborsabile al 50 per cento. Anche gli host più titubanti, alla fine, di fronte all’idea di guadagnare cifre che vanno dai 1500 ai 3600 euro per appena due o tre notti, da Nord a Sud, si rendono disponibili all’affare. Come il proprietario di un casale in un paesino del Reatino stretto tra i confini del Lazio e dell’Abruzzo che dapprima dice «massimo 8 persone, perché sa… adesso con le restrizioni, meglio tutti di una stessa famiglia», salvo poi cambiare idea, «sì sì, qui ci vanno comode minimo 20 persone, voi siete un gruppo di ragazzi, va bene». Il prezzo? «Per due notti, il 31 e 1 sono duemila euro perché costa accendere i termosifoni, sia che siete dieci oppure venti…». Ma l’1 non si può tornare a Roma e allora lui non si fa prendere dall’ingordigia: «Potete rimanere fino al 2, la notte in più non la pagate, la caparra è metà della quota su postepay»

E anche chi vuole passare il Natale con i parenti fuori regione ha il modo di farlo. Le prenotazioni su aerei e treni per il fine settimana tra il 18 e il 20 dicembre sono lievitate a dismisura. Repubblica racconta che il fenomeno non è scoppiato ancora del tutto solo perché in tanti aspettano che le regioni cambino di colore diventando gialle e permettendo gli spostamenti:

nell’ultima settimana, a partire dal 26 novembre, le nuove prenotazioni arrivate ad Alitalia per volare nella settimana tra il 14 e il 20 dicembre sono aumentate del 50%. E quelle per volare nella settimana 21-27 dicembre hanno avuto un incremento del 13%. Trenitalia, al contrario, per il momento non ha notato aumenti del traffico prenotato, ma lo attende a stretto giro: «Probabilmente le famiglie aspettano questo fine settimana per decidere insieme cosa fare, alla luce anche dei cambi di colore appena ufficializzati». Ma di una cosa in azienda sono assolutamente convinti: «Certamente non accadrà di nuovo quello che accadde a marzo». I motivi sono due, secondo la società ferroviaria: prima di tutto l’esistenza del limite massimo del 50 per cento nei posti prenotabili e disponibili, per cui non sarà possibile riempire i treni; secondo, «a marzo non si sapeva cosa sarebbe successo e non si conoscevano le regole, e ci furono assurdità come l’assalto ai treni e ai supermercati. Ma oggi le regole le conosciamo bene», dicono. Tant’è, i vettori sono già tutti pronti a sostenere un aumento di richieste: Italo ha potenziato con 4 nuovi treni la Napoli-Milano e Torino. Su Trenitalia, i Milano-Bari di sabato 19 hanno già quasi tutti il simbolino del treno esaurito: l’Intercity delle 7,30, il Frecciarossa delle 8,10, il Frecciargento delle 11,05, il Frecciabianca delle 12,35… Sono rimaste prenotabili solo 7 combinazioni su 19

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