Beppe Grillo e la «verità» sui vigili di Roma

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-01-05

Il blog ospita la lettera di un pizzardone che dice che “non vi raccontano” tante cose. Già…

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Sul sito di Beppe Grillo è stata pubblicata una lettera aperta che vorrebbe rivelarci la verità sui vigili di Roma. A parlare è ovviamente un vigile, che usa la formula del “Non vi raccontano” immaginando le solite, noiosissime, schifossime “censure” dei media cattivi nei confronti dei capri espiatori, in questo caso i pizzardoni romani. E allora viene davvero un po’ di curiosità: c’è qualcosa che non ci racconta quello che dice che gli altri non gli raccontano? Vediamo la lettera punto per punto.

“Per chi avesse voglia di conoscere la verità sui vigili brutti e cattivi, che non è quella che vi raccontano. Non vi raccontano che i vigili sono in agitazione, insieme agli altri comunali, da un mese. Non vi raccontano che Marino, mostrando insofferenza e un po’ di schifo verso la categoria, non si è mai presentato agli incontri con i sindacati.

Che nessuno racconti l’agitazione dei vigili a Roma è una fregnaccia clamorosa. Basta dare un’occhiata su Google per trovare articoli che ne parlano, anche da molto prima di un mese come racconta la lettera.

Non vi raccontano che dal primo gennaio è entrato in vigore un nuovo contratto, imposto unilateralmente che prevede riduzioni di stipendio per tutti, su un contratto fermo già da 8 anni. Non vi raccontano che il vicesindaco Nieri, eletto con Sel, ha da subito manifestato una sorta di fastidio epidermico nell’incontrare i rappresentanti dei vigili. E che, all richiesta di un agente circa il perché di tanto accanimento, lui rispondeva su Facebook: “dovete imparare a nuotare in mezzo bicchiere d’acqua”.

Questo è vero. Ciò che casualmente il vigile del “non vi raccontano” dimentica è di specificare perché è entrato in vigore il nuovo contratto. I vigili romani avevano privilegi che nessuno aveva, che con questo contratto sono stati cancellati. Ad esempio, «…la cancellazione di tutte le indennità extra corrisposte ai vigili per anni ma dichiarate illegittime dagli ispettori del Tesoro: dai 4 euro in più al giorno per fare servizio esterno all’euro aggiuntivo per tenere pulita la divisa, fino ai 6 euro quotidiani per il turno di “seminotte” che però iniziava alle 15,48 e terminava alle 23. Un autentico aumento di stipendio mascherato».Il ministero del Tesoro ha deciso che questa ingiustizia non dovesse proseguire. Quello che “non vi raccontano” è che ai vigili tutto ciò non va giù. C’è di più. In questa infografica del Messaggero vediamo come è stato quindi ricalcolato lo stipendio dei vigili a Roma.
stipendio vigili roma
Come si vede, attualmente il totale compresi i compensi aggiuntivi è superiore a quello precedente. Ma tutti i compensi aggiuntivi sono associati al rendimento, secondo la formula: più si lavora più si guadagna. Anche questo il vigile “non ve lo racconta”. Secondo voi perché? Infine, guardiamo la questione del provvedimento anticorruzione:

E non vi raccontano che i vigili sono in agitazione perché il provvedimento anticorruzione voluto da Brunetta è stato recepito dall’amministrazione nel modo più estensivo e punitivo possibile. Non per i corrotti o i ladri, ma per tutti. E finora ha portato al trasferimento in altre sedi di persone integerrime, senza macchia alcuna, a pochi mesi dalla pensione. Con una cattiveria ed un cinismo unici.

Quello che dimentica il vigile è il motivo del piano anticorruzione voluto da Cantone. In primo luogo, come ha chiarito il presidente dell’Autorità Anticorruzione, il piano vale per tutti: non tutta Roma, eh? Tutta Italia.
obbligo di rotazione vigili
 
E la motivazione la spiega, con una sintesi un po’ brutale ma realistica visti i casi di cronaca, il blog Romafaschifo:

I geni sono la triplice: Cgil, Cisl e Uil. Hanno reagito alle disposizioni di Raffaele Clemente, il capo della Polizia Locale di Roma (sempre sia lodato pure lui), che impone dal prossimo mese tutto un turbiglione di rotazioni che levete, con sommo scuorno dei vigili che si erano accasati nel loro territorio, che avevano i loro punti di riferimento nel loro territorio, che si erano abituati al loro territorio, coi commercianti del loro territorio, con i permessi del loro territorio, coi cantieri del loro territorio, con le autorizzazioni del loro territorio e così via. Insomma se sei un commerciante e sei abituato a mettere la tua vettura in seconda fila di fronte al negozio (la prassi, a Roma), il vigile-di-quartiere che ti conosce da 10 anni e col quale magari hai fatto le scuole medie ha qualche remora a multarti selvaggiamente come meriteresti, brutto bastardo, mentre un vigile nuovo, che non hai mai visto, magari ha meno problemi. E così via per millecinquecento altri atteggiamenti. Anche banalmente per questo la rotazione proposta da Clemente è una cosa santa.

Si potrebbe continuare all’infinito ricordando le tante piccole dimenticanze della “versione dei vigili”, e ricordando tutto quello che “non vi raccontano” i pizzardoni. Ma per decenza meglio fermarsi qui. In attesa che arrivino i certificati medici dei difensori dell’onestà capitolina..
vigilessa

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