Attualità

La storia della bambina ustionata mentre la madre le toglie i pidocchi con la benzina

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-07-25

La bambina di 12 anni è in condizioni gravissime al Meyer di Firenze. La madre è accusata di lesioni colpose gravissime. L’Internet ha già risolto il caso

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È ancora in prognosi riservata presso la rianimazione dell’Ospedale pediatrico Meyer la ragazzina di 12 anni che ha riportato ustioni estese di secondo e terzo grado, dopo un tentativo di eliminare i pidocchi dalla testa della piccola con benzina o altro materiale infiammabile. Le sue condizioni della bambina rimangono critiche. Gli specialisti del Centro Ustioni dell’ospedale fiorentino hanno già sottoposto la paziente ad un primo intervento per ridurre le lesioni da ustione. Altri interventi saranno programmati successivamente in base alla evoluzione del suo quadro clinico.

A innescare le fiamme una sigaretta accesa incautamente

La madre, che è stata trasferita nel reparto grandi ustionati di Pisa, è in condizioni stabili, in prognosi riservata. Ma non sarebbe in pericolo di vita. La dinamica dell’incidente, avvenuto il 20 luglio, è ancora da chiarire ma a quanto pare a causare le ustioni è stata una sigaretta accesa durante il singolare trattamento antipidocchi. La donna avrebbe acceso una sigaretta mentre stava applicando della benzina (o della trielina) sulla testa della figlia. Dal momento che la benzina è un composto altamente volatile il capo della bambina è stato avvolto dalle fiamme.
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Stando a quanto riporta l’edizione fiorentina di Repubblica la madre avrebbe deciso di utilizzare la benzina dietro consiglio di una conoscente. La Procura di Firenze ha raccolto la relazione sull’accaduto e ha iscritto la madre sul registro degli indagati con l’accusa di lesioni colpose gravissime. La polizia ha già svolto un sopralluogo nell’abitazione della zona residenziale di Firenze dove è avvenuto l’incidente. È probabile che la madre abbia frainteso il consiglio “della nonna” di usare il petrolio. Si tratta di un rimedio che veniva usato per rimuovere i pidocchi in mancanza dei prodotti più specifici che oggi sono facilmente reperibili in farmacia.

Le reazioni dell’Internet

Ma il petrolio usato per disinfestare i capelli dai pidocchi e e la benzina sono due sostanze diverse. Soprattutto è sempre bene evitare di accedere fiamme libere o sigarette vicino ad una sostanza infiammabile. Ed è stata quell’imprudenza a causare l’incidente. Se la mamma si fosse limitata a fare l’impacco di benzina probabilmente non sarebbe successo nulla.
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I commenti dei lettori sono sconcertati. Tutti si stupiscono che nel 2017 possano accadere cose del genere. Usare la benzina per togliere i pidocchi? Che metodo antiquato!
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Ma il problema non è tanto la benzina o il rimedio della nonna. Il problema è l’imprudenza di accendersi la sigaretta di fianco ad una bambina la cui testa è cosparsa di benzina.
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C’è chi fa ironia sul fatto che i farmacisti vendano prodotti per conto di Big Pharma.
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E c’è chi invece prende la questione più seriamente.
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Non mancano gli appelli contro l’ignoranza e per togliere alla madre la patria potestà. E c’è chi – senza alcuna prova – dà la colpa alla stessa ignoranza dei genitori antivaccinisti. Il che ovviamente è prematuro e non ha senso. Ma l’Internet deve sempre coagulare tutto il male e tutto quello che c’è di sbagliato attorno ad alcuni stereotipi.

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