Le chat cancellate dopo il disastro di Genova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-02

Decine di messaggi tra i dirigenti del ministero fatti sparire. Ancora un indagato: ora sono ventuno

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Ci sono una serie di messaggi via chat al centro dell’inchiesta della procura di Genova sul crollo del Ponte Morandi. Repubblica racconta che a Palazzo di giustizia dicono che un passaggio giudiziario di questa portata non si è visto prima d’ora, sia per la difficoltà, sia per l’impiego di mezzi e tecnologie; anche per l’utilizzo del drone che inquadrerà dall’alto le parti del viadotto ancora in piedi.

L’inchiesta, comunque, scopre che a ridosso del 14 agosto scorso (giorno del disastro che ha fatto 43 morti) i contenuti di diversi messaggi scambiati tra i dirigenti degli enti sono stati eliminati, ma sul “registro” sono rimasti i contatti, cioè chi ha spedito a chi, a che ora e in che data.

È successo anche nella notte successiva alla strage, mentre i soccorritori scavavano con le mani e alla luce delle torce elettriche per tirare fuori dalle macerie le vittime e salvare qualche vita. Su questo fronte delicatissimo in queste ore lavorano i militari del Primo gruppo di Genova.

piano demolizione ponte morandi viadotto polcevera
Il piano per la demolizione del ponte Morandi sul viadotto Polcevera (Corriere della Sera, 25 agosto 2018)

Attraverso gli strumenti di “mobile forensics” cercano di recuperare il contenuto delle chat in WhatsApp, degli sms e delle mail intercorse tra i dirigenti di Autostrade, Mit, Spea (società delegata al monitoraggio della rete autostradale) e Provveditorato alle opere pubbliche della Liguria.

Le comunicazioni rimosse sarebbero riferite ai giorni seguenti il crollo. Alcune sono state estrapolate e riguardano la vita privata. Altre sono riferite al ponte. Cosa si sono scritti di rilevante e compromettente i vertici degli enti coinvolti nell’inchiesta, tanto da cancellarlo?

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