“Attenti alla terza ondata”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-31

Luca Richeldi, componente del Cts spiega al Sole 24 ore che il lockdown non escluderebbe il rischio di una terza ondata di Coronavirus

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“Chiusure non come a marzo, ma attenti alla terza ondata”. Lo dice Luca Richeldi, componente del Cts, secondo il quale “ha senso aspettare qualche giorno per vedere se avranno effetto le misure prese con gli ultimi Dpcm”. Intervistato dal Sole 24 Ore, Richeldi spiega: “Se i numeri saranno ingestibili allora bisogna pensare a misure piu’ decise a livello nazionale, non un lockdown come quello di marzo ma a un intervento sostenibile a medio termine perche’ l’inverno e’ lungo e non si puo’ escludere che poi ci sia anche una terza ondata del Covid. I numeri sono preoccupanti come quelli che si vedono in altri Paesi europei, ma possiamo provare ancora a gestire l’urto cercando di abbassare la pressione sugli ospedali. Dobbiamo anche essere pronti a misure piu’ decise” anche se – per quanto riguarda la scuola – “vale la pena salvare un ambito che ha una importanza dal punto di vista sociale soprattutto per i piu’ piccoli” perche’ “abbiamo strumenti che funzionano e ci abbiamo investito tanto” percio’ “per gli studenti piu’ grandi la didattica a distanza e’ un’opzione valida”. Ma se facciamo ora un lockdown non si rischia una terza ondata? “Non lo possiamo escludere perche’ abbiamo di fronte a noi tutto l’inverno mentre a marzo eravamo vicini all’estate, Per questo per evitare di trovarci tra due o tre mesi di fronte a una terza ondata dobbiamo fare interventi calibrati e proporzionati che siano sostenibili a medio-termine”

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