Il gestore di discoteca che dice che Speranza non li fa riaprire perché Briatore gli sta antipatico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-09

A parlare è Antonio Degortes, proprietario de La Capannina di Castiglione della Pescaia

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La Capannina è un noto locale di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto. Dopo tre giorni di “serate danzanti”, con tanto di pubblicità sui principali social network, le forze dell’ordine ne hanno disposto la chiusura per violazione delle norme previste (anche) dagli ultimi decreti del governo. E oggi, sulle pagine del quotidiano La Stampa, il gestore – Antonio Degortes – parla di quanto accaduto al suo locale e accusa il Ministro della Salute Roberto Speranza di non voler far riaprire le discoteche per via di un rapporto teso con Flavio Briatore.

Antonio Degortes, il gestore della Capannina accusa Speranza citando Briatore

Questo è un estratto di quanto dichiarato dall’imprenditore e proprietario de La Capannina – a La Stampa, in seguito alla manifestazione in spiaggia (sempre a Castiglione della Pescaia) per chiedere la riapertura delle discoteche:

“Noi abbiamo chiesto di riaprire col Green Pass, i tamponi e l’effettivo tracciamento dei ragazzi, ma non c’è stato verso, stiamo pagando una questione fra il ministro e Briatore, ma io non sono Briatore e noi continuiamo a non poter lavorare”.

Insomma, secondo Antonio Degortes le discoteche non sono riaperte – neanche con il Green Pass – non per motivi sanitari. La causa, secondo lui, è l’antipatia tra il Ministro della Salute e Flavio Briatore (che in Toscana ha l’altra “sede” del suo Twiga). Una dichiarazione che arriva dopo i sigilli messi alla sua Capannina per violazione delle norme attuali. Il tutto era stato abbondantemente dichiarato sui social, come si evince da un post pubblicato dallo stesso locale lo scorso 25 luglio.

“La Capannina ringrazia tutti gli amici che ci hanno seguito in questa breve ma intensa stagione estiva. Tre serate e ordinanza di chiusura per assembramenti e ballo. Gli ultimi ad iniziare i primi a chiudere. Le autorità hanno compiuto il loro dovere. Ora siamo certi che avranno la stessa attenzione e severità che ha contraddistinto il loro operato nei nostri confronti nel gestire l’ordine pubblico sul territorio. Finalmente saranno sotto controllo gli assembramenti nelle vie e piazze delle nostre città così come verranno interrotte quelle attività di trattenimento danzante che hanno imperversato in questa inizio stagione nella costa maremmana bar, ristoranti, stabilimenti balneari e circoli che anche senza emergenza covid non potrebbero ballare. Con la chiusura delle discoteche le autorità potranno sicuramente concentrarsi meglio per garantire l ordine e la sicurezza pubblica nei fine settimana estivi del nostro territorio”.
E lì non c’era Briatore, ma solo le norme disattese.

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