Andrea Severini, Virginia Raggi e la storia della moto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-21

La Stampa torna oggi sulla vicenda raccontando qualcosa in più sulla biografia del marito della neosindaca di Roma, regista radiofonico che lavora a Radio Dimensione Suono. Charlie Gnocchi, che lo conosce, narra un divertente aneddoto su una moto da vendere

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Dopo la lettera aperta di Andrea Severini a Virginia Raggi La Stampa torna oggi sulla vicenda raccontando qualcosa in più sulla biografia del marito della neosindaca di Roma, regista radiofonico che lavora a Radio Dimensione Suono. Charlie Gnocchi, che lo conosce, narra un divertente aneddoto su una moto da vendere:

Lui va in bici e lei adora la moto, lui è posato e lei più repentina. Charlie Gnocchi, di professione umorista come il fratello Gene, ne parla in comico affetto: «Andrea è stato il mio regista, quando facevo “Alto godimento” preparatissimo, una gran brava persona. All’epoca giocavamo a calcetto insieme, era sempre in difesa. Li ho conosciuti fidanzati, si volevano bene. Certo, si capiva che lei gli avrebbe dato del filo da torcere. Erano buffi insieme, lui impostato, un nerd, lei più intraprendente. Tutti lo invidiavamo un po’ per Virginia, carina, in carriera. Io sono stato quello che l’ha messa in moto, fu l’unico affare della mia vita. Era fissata per le motociclette e io, che non sapevo come sbarazzarmene, le ho venduto la mia Honda 400 vf, sbiellata come me. L’avevo pagata 250 mila lire, a lei ne chiesi 800, pagò contenta. Adesso lei ha voluto la bicicletta, che è Roma e lui che l’ha lanciata in quel mondo dovrebbe essere premiato, magari un assessorato, che so, al limite un appartamento in via Della Radio per restare in tema. È pagato poco Andrea, come tutti noi. La radio si fa per passione, mica è la politica. Speriamo lo faccia prima che i romani se la mangino in circonferenza poveretta. Le dò massimo un anno».

andrea severini virginia raggi
Andrea Severini e Virginia Raggi

Il Messaggero ha invece chiacchierato un po’ con i vicini di casa:

«Abbiamo parlato diverse volte sul pianerottolo –afferma Fernando Di Biagio, suo vicino di casa – e sempre dei problemi di questa borgata e della città». «E’ una donna che sa il fatto suo e lo dico senza essere un suo elettore della prima ora», spiega Ercole Di Pietrantonio, edicolante di viaCesira che nel giorno del ballottaggio, le ha fatto gli auguri mentre la Raggi nel suo chiosco aspettava che il figlio Matteo scegliesse la confezione di lego da acquistare. Pacata nei modi, disposta all’ascolto eppure schiva all’occorrenza, «è così come la vedi – aggiunge Milo Bellucci per anni suo parrucchiere di fiducia – anche quando veniva da noi,sempre tagli classici e per coprire quei pochi capelli bianchi una passata di colore senza ammoniaca e soltanto alla radice».
Viso acqua e sapone e abbigliamento monocromo con l’attenzione alla salute, la Raggi, è anche una grande amante delle centrifughe e fa attenzione a quanto parmigiano dosare sulla pasta del figlio Matteo per evitare che il sangue defluisca più lentamente. Legge Oriana Fallaci (non “Intervista con la storia” ma “Un uomo”) e si commuove ancora con il Piccolo Principe. Per suo figlio è riuscita a incastrare gli appuntamenti più importanti sotto l’ultimo rush della campagna elettorale senza perdersi il saggio scolastico di fine anno. L’unica eccezione l’ha dovuta compiere durante il confronto finale andato in onda su Sky quando alla cena di classe del figlio non ha potuto partecipare mandando il marito Andrea da cui si è separata.

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