Alessandro Borghese indagato: la storia delle fatture false e la sua difesa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-08

Alessandro Borghese, lo chef star di trasmissioni famossisime come 4 ristoranti ha ricevuto un avviso di garanzia per una storia di fatturazioni false all’interno di un’inchiesta aperta dalla Procura di Milano. Anche la moglie di Borghese Wilma Oliviero è indagata. Lui però spiega in un’intervista al Corriere di essere stato “fregato” da un parente

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Alessandro Borghese, lo chef star di trasmissioni famossisime come 4 ristoranti ha ricevuto un avviso di garanzia per una storia di fatturazioni false all’interno di un’inchiesta aperta dalla Procura di Milano. Anche la moglie di Borghese Wilma Oliviero è indagata. Lui però spiega in un’intervista al Corriere di essere stato “fregato” da un parente e di non “entrarci”: «Mai avrei pensato un giorno di raccontare di esser stato fregato da un parente, uno della mia famiglia. E invece…»

Borghese, perché lei è indagato? E che c’entra questo suo parente?
«L’ho conosciuto quando mi sono fidanzato con mia moglie nel 2009. Me l’ha presentato lei e lui ha cominciato a seguirmi come commercialista sin da quando ho fondato la società. Lavorava in un grande studio qui a Milano e con loro gestiva la mia contabilità. Poi, piano piano, siamo cresciuti e lui è venuto a lavorare con noi».

Lo chef spiega di non aver mai controllato perchè si fidava, essendo una persona di famiglia. Ha iniziato ad avere dei sospetti quando si è accorto che dal suo conto personale mancavano delle piccole cifre. E che il tenore di vita del parente era inadeguato al suo stile di vita, nonostante uno stipendio di 5mila euro al mese. Ma non lo ha mai denunciato:

E a quel punto? Lo ha denunciato?
«Ci ho pensato, ma come facevo… Stiamo parlando di una persona di famiglia, di un legame strettissimo. Lui e la moglie erano tutti i giorni con noi. Hanno vissuto a casa mia. L’ho affrontato e lui si è messo a piangere dicendo che ne aveva avuto bisogno ma che pensava di ridarmeli. L’ho cacciatoegli ho intimato di restituirmi tutto facendogli firmare anche una cambiale, perché non sapevo più con chi avevo a che fare».

Di che cifre parliamo?
«Circa 200 mila euro. Soldi che ha finito di ridarmi tre settimane fa, credo vendendo un immobile. E per me il discorso era chiuso. Non gli ho più rivolto la parola. I rapporti in famiglia sono distrutti, oramai. Io e mia moglie stiamo facendo una gran fatica a gestire la cosa sul piano emotivo, anche se ci stiamo sostenendo a vicenda».

Borghese dice di aver sbagliato a non controllare di più ma ripete anche che in quel contesto di fiducia familiare era normale. Della storia delle fatture false, spiega, ha saputo quando “La Guardia di Finanza è venuta a casa nostra cercando documenti che non avevamo e che erano presso di lui o del socio del suo vecchio studio. Pare siano coinvolti in una brutta vicenda di false fatturazioni. Spero che le indagini puntino a capire se io ne sapessi qualcosa. Ma io ero completamente all’oscuro e lo dimostrerò. Ecco perché sono incazzato: questa bastardata fatta alle spalle mie e di mia moglie, può distruggere una vita di onesto lavoro”

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