La falla nelle prenotazioni in Lombardia e i 220 “furbetti” del vaccino che ne hanno approfittato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-10

220 persone che si sono prenotate senza averne diritto in Lombardia, utilizzando un link interno, che doveva essere riservato al personale medico, ma che è girato di chat in chat, e che ha permesso di mettersi in lista presso l’Ats Città Metropolitana di Milano

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220 persone che si sono prenotate senza averne diritto in Lombardia, utilizzando un link interno, che doveva essere riservato al personale medico, ma che è girato di chat in chat, e che ha permesso di mettersi in lista presso l’Ats Città Metropolitana di Milano. Dopo la scoperta di Radio Popolare la direzione Aziendale dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, tramite controlli incrociati, ha scovato chi non doveva essere in lista e lo ha rimosso. Racconta il Fatto:

L’ultimo l’ha svelato Radio Popolare, che, grazie a una sua ascoltatrice, ha dimostrato come per almeno due settimane chiunque abbia potuto prenotarsi per il vaccino e farselo somministrare all’Ospedale militare di Baggio. A prescindere da età e professione (potevano prenotarsi solo over80 e docenti). Una scorciatoia possibile grazie a un linkche dava acceso diretto all’agenda delle prenotazioni gestita dall’Asst San Carlo. Così i medici militari hanno vaccinato studenti e commercialisti (i due casi ricostruiti dall’emittente), ma è impossibile sapere in quanti ne abbiano approfittato. Il link per settimane ha girato di chat in chat. Tanto che il direttore dell ’Ospedale, Giorgio Cattaneo, ha ammesso: “Ogni giorno eliminiamo dalle liste chi non appartiene alle categorie autorizzate ”. Almeno 220 i “furbetti” che sono stati depennati

Una nota dell’Asst Santi Paolo e Carlo ha precisato: “Il sistema di prenotazioni interne all’Azienda grazie ad attente verifiche e controlli effettuati quotidianamente prima dell’accesso al Centro Vaccinale collocato presso il Centro Ospedaliero Militare prevede l’identificazione del soggetto avente diritto: il giorno antecedente l’appuntamento si effettuano controlli incrociati con l’elenco degli aventi diritto e, successivamente in loco, si prosegue con l’identificazione dell’individuo, la compilazione di autocertificazione del diritto alla somministrazione del vaccino e colloquio informativo con il medico”

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