L’andamento del Coronavirus in Lombardia oggi 22 luglio: i dati del bollettino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-22

51 nuovi positivi, di cui 22 debolmente positivi e sedici in seguito dei test sierologici. C’è un decesso in più mentre i guariti o dimessi sono 85

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I numeri sull’andamento del coronavirus oggi in Lombardia secondo il bollettino della Regione: dicono che ci sono 51 nuovi positivi, di cui 22 debolmente positivi e sedici in seguito dei test sierologici. C’è un decesso in più mentre i guariti o dimessi sono 85, i ricoverati in terapia diminuiscono di quattro unità e quelli non in terapia intensiva di due.

L’andamento del Coronavirus in Lombardia oggi 22 luglio: i dati del bollettino

Oggi sono stati processati 5361 tamponi, mentre la ripartizione per province dice che a Milano ci sono 17 positivi in più di cui dieci scoperti in città, nove sono i positivi a Brescia e sette a Bergamo. Ci sono poi sei positivi in più a Varese, cinque a Monza e quattro a Lodi mentre a Como, Lecco e Sondrio l’incremento è di una unità e Cremona è a zero casi. “I dati di oggi – spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera – sono particolarmente incoraggianti, nelle province di Cremona, Mantova e Pavia, infatti, non si registra alcun caso di positività. Scende sotto quota 20 il numero dei ricoverati in terapia intensiva (17 in totale) con un calo di 4 unita’ rispetto a ieri. Diminuiscono, seppur lievemente, anche i pazienti nei reparti di degenza che si attestano a quota 149 (2 meno di ieri). Dei 51 casi riscontrati oggi, 22 sono debolmente positivi e 16 invece sono riferiti a tamponi eseguiti a seguito della positività al test sierologico. Anche oggi si registra 1 solo decesso. Proseguono le azioni di preventive di monitoraggio e di tracciamento gestite dalle ATS per stanare anche i focolai più piccoli ed estinguerli sul nascere”.

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Intanto oggi alcuni lavoratori delle Rsa lombarde, insieme ad alcuni parenti delle vittime, si sono riuniti in un presidio di protesta sotto Palazzo Lombardia, a Milano. Chiedono “verità e giustizia” per quanto accaduto nelle strutture lombarde durante l’emergenza Coronavirus, in cui “si stima siano morte 10.000 persone”, ha detto Pietro Cusimano, dell’Usb Lombardia. “Il virus non è stato l’unico killer, complici sono state le politiche regionali”, ha aggiunto Cusimano che in mattinata incontrerà una delegazione dell’assessorato regionale al Welfare. “Chiederemo di fare luce su quanto accaduto e diremo alla Regione che la salute deve tornare al centro: basta al profitto, alle privatizzazioni e allo sfruttamento. La sanità deve tornare sotto al controllo pubblico”, ha aggiunto. “Il sistema di gestione regionale delle rsa è il maggior colpevole delle vittime all’interno delle oltre 700 strutture della Lombardia”, ha concluso, ricordando che in piena emergenza “sono mancati dpi, protezioni, tamponi e misure sicurezza preventiva per gli anziani, che erano soggetti più a rischio e più fragili”.

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