Cristina Grancio: la consigliera esclusa dal gruppo M5S in Campidoglio

Categorie: Fact checking, Politica

Dopo le polemiche sullo stadio della Roma a Tor di Valle e su piazza dei Navigatori il gruppo M5S in Campidoglio espelle la consigliera ribelle che aveva provato a cacciare un anno fa

Cristina Grancio è stata esclusa dal gruppo del MoVimento 5 Stelle in Campidoglio. Lo ha annunciato lei stessa sulla sua pagina Facebook raccontando che la “sanzione” risale al 12 aprile scorso mentre risale a meno di un mese fa l’ultima lite tra lei e il resto della maggioranza sulla vicenda di Piazza dei Navigatori. La consigliera era stata oggetto di un provvedimento disciplinare – sollecitato dalla maggioranza M5S in Campidoglio – che poi i grillini avevano dovuto ritirare in tribunale.



Cristina Grancio: la consigliera esclusa dal gruppo M5S in Campidoglio

Nei giorni scorsi si è poi consumata la definitiva resa dei conti, che ha visto infine l’estromissione di Cristina Grancio dal gruppo M5S in Campidoglio. La Grancio aveva anche portato in tribunale Grillo e Di Maio a Genova per il ricorso degli iscritti all’associazione del 2009 contro le nuove forme associative del M5S. “Così finisce la storia di pagina politica romana – scrive lei su Facebook – che ci racconta due cose. La prima è che il M5S deve ancora imparare tutto in tema di democrazia e rispetto per le persone che manifestano correttamente idee anche diverse, ma collaborative. La seconda cosa vale per me e ne sono fiera: ho sempre tenuto la schiena dritta e ho mantenuto fede alle promesse e ai patti con i cittadini romani. Ora proseguo il mio compito del Gruppo Misto”.



I rapporti tra il vertice del MoVimento 5 Stelle romano e la consigliera Grancio si erano cominciati a guastare all’epoca della delibera sullo stadio della Roma a Tor di Valle. La grillina era uscita prima del voto sul progetto in commissione urbanistica e aveva manifestato il suo dissenso con i giornalisti: «Il mio non voto non è contro lo stadio, e neppure dissenso politico. Il mio non voto è la difesa degli interessi dei cittadini. Ho chiesto in commissione e continuerò a chiedere che si faccia subito chiarezza su alcune questioni. Fin qui è quanto debbo agli elettori nel rispetto del mandato».

La cacciata della consigliera dissidente

All’epoca attorno al nome di Cristina Grancio si erano raccolti anche altri eletti e attivisti grillini romani che non avevano gradito l’epilogo della vicenda di Tor di Valle. Nel giugno scorso la Grancio, assistita dall’avvocato Lorenzo Borré, aveva portato Beppe Grillo e il M5S in tribunale per farsi annullare la sospensione segnalando anche una serie di irregolarità procedurali dietro la sanzione: alla fine il M5S l’aveva ritirata ma non l’aveva fatta entrare alla festa degli attivisti e degli eletti romani.



In una intervista rilasciata al programma di Michele Santoro, la Grancio era stata molto critica nei confronti dei grillini, accusandoli di averla cacciata perché lei voleva far rispettare il programma. Poi è arrivato il contrasto su piazza dei Navigatori, che aveva portato la consigliera a criticare la riqualificazione proposta dall’assessore all’urbanistica Luca Montuori e difesa dal resto della maggioranza. Ora è arrivato il cartellino rosso.