Il quesito su Rousseau? Di Maio prende in giro gli attivisti: è la Democrazia “Diretta” bellezza!

Categorie: Fact checking, Politica

«Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare», così scriveva Luigi Einaudi nella più famosa delle sue Prediche inutili. Ma per il partito della Democrazia Diretta dove uno vale uno non funziona così, anzi: meglio nascondere agli elettori la verità, così votano meglio!!

Oggi su Rousseau si vota per decidere se far processare o meno il ministro dell’Interno Salvini per sequestro di persona aggravato. Mentre gli attivisti del MoVimento 5 Stelle tentano di accedere senza successo al “sistema operativo” (finanziato coi soldi delle restituzioni dei parlamentari, quindi nostri) del M5S il Capo Politico Luigi Di Maio è in visita agli stabilimenti Leonardo di Pomigliano d’Arco assieme a Giuseppe Conte.



Il quesito su Rousseau? Di Maio prende in giro gli attivisti: è la Democrazia “Diretta” bellezza!



Con una battuta il leader del partito di Grillo e Casaleggio è tornato sul problema del quesito da molti giudicato incomprensibile se non una vera e propria presa in giro. Che tutto il meccanismo della votazione sia una farsa lo lascia intuire il fatto che il voto non è né decisionale né definitivo. Tradotto: i senatori non saranno vincolati a seguire le indicazioni date dagli attivisti.



A certificare che tutta la macchinosa procedura sia una colossale perdita di tempo ci ha pensato Di Maio che da Pomigliano è tornato sulla questione: «Qualcuno si è lamentato del quesito, ma è la stessa domanda che verrà posta ai senatori in Giunta». Al vicepremier non sfuggirà certo come tra coloro che si sono lamentati ci siano personaggi come Beppe Grillo – attualmente Garante non eletto e fondatore del partito – e Marco Travaglio. Persone universalmente note per non avere difficoltà a comprendere un testo scritto.

Secondo Luigi Di Maio «Ci sta di scherzarci su perché si dice no per dire sì – ha aggiunto – ma è lo stesso quesito che sarà sottoposto ai componenti della Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato».

Ma a differenza dei senatori gli attivisti pentastellati hanno potuto leggere le carte e non il riassuntino pieno di informazioni sbagliate pubblicato sul Blog delle Stelle. Sull’house organ del partito si parla di un “ritardo dello sbarco della nave Diciotti” in luogo del reato contestato a Salvini oppure si parla di 137 migranti invece che 177 e si preferisce omettere il nome della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari inventandosi una inesistente “giunta per le autorizzazioni a procedere”. La stessa Giunta cui fa riferimento Di Maio, continuando a prendere in giro gli elettori del M5S che evidentemente potrebbero spaventarsi nel leggere le paroline “immunità parlamentari.

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