Occhio Morisi, non hai cancellato tutti i post in cui la Lega parla della “bambina di Bibbiano”!

Il grande gioco delle notizie distorte finisce con la Lega che accusa la sinistra di diffondere fake news su Greta per non parlare di Bibbiano. Ma indovinate chi sono stati i primi a spargere la voce che Greta fosse "di Bibbiano"? Proprio gli addetti alla propaganda della Lega che per due giorni hanno spinto quella notizia. Che siano al soldo del PD??

Archiviato lo show di Matteo Salvini a Pontida con tanto di esibizione di bambina di dieci anni strappata alla madre dai terribili assistenti sociali deviati continuano le polemiche. Greta, la bambina che per due giorni – e per tutti – era “di Bibbiano in realtà è di Lomazzo, nel comasco. Sua madre non c’entra nulla con l’inchiesta sul presunto sistema di Bibbiano e le ragioni per cui le è stata tolta la figlia riguardano piuttosto un contenzioso legale con il padre della bambina. Tutti questi dettagli sono stati scoperti dopo, perché a Pontida Salvini non l’ha spiegato.



Il gioco furbo di Salvini su “Greta di Bibbiano”

Dal palco del raduno leghista il capo del Carroccio si è limitato a dire che «fra i bimbi c’è anche Greta, se non sbaglio, vieni avanti, ma i bimbi, vieni Greta, eccola lì, Greta è questa splendida ragazza con i capelli rossi che dopo un anno è stata restituita alla mamma. Mai più bambini rubati alle loro famiglie, mai più bimbi rubati alle mamme e papà, mai più bimbi come merce». Quindi Salvini non ha parlato di Bibbiano al microfono. L’associazione con l’inchiesta di Bibbiano però è stata fatta durante il live-tweeting dove Salvini sul suo account ufficiale ha aggiunto l’hashtag #Bibbiano alla frase «sul palco c’è Greta, una bimba restituita alla mamma dopo un anno».



Anche in un’intervista andata in onda ieri su La 7Gold (e trasmessa anche sui canali social della Lega) ad una domanda sulle critiche ricevute per la scelta di portare la “bambina di Bibbiano” sul palco Salvini risponde: «ieri a Pontida c’erano le mamme coi bambini di Bibbiano. I bambini portati via. Mi hanno criticato? Ma chi se ne frega». In questo caso non parla di Greta ma dice che sul palco c’erano le mamme coi bambini di Bibbiano. Quali? L’unica vittima del presunto “sistema” è appunto Greta.



La situazione è talmente contorta che pure Alessio Colzani (consigliere comunale della Lega a Pusiano, Como) ci ha tenuto a bacchettare “le bugie della sinistra per nascondere Bibbiano” e le fake news sulla Greta di Pontida. Oggi durante l’Aria che Tira Gennaro Migliore (PD, ora con Renzi, in teoria) ha attaccato Salvini dicendo «che credibilità ha un signore che porta una bambina che è di Bibbiano?». Edoardo Rixi, in studio, ha buon gioco a dire che Salvini non l’ha detto e la conduttrice Myrta Merlino conferma che effettivamente non ha mai detto che Greta o sua mamma sono di Bibbiano.

Perché per due giorni la Lega ha fatto circolare quella che ora dice essere una fake news?

In effetti in una giornata in cui più volte dal palco si era parlato di Bibbiano non c’era bisogno di esplicitare il concetto. Salvini ha pure agitato in aria le scarpine bianche simbolo della protesta “contro Bibbiano”, ma non ha mai detto, a voce, che Greta è di Bibbiano. E una ragione c’è: perché visto che su Bibbiano c’è sempre meno da dire, almeno finché non inizia il processo, la strategia è quella di accomunare tutti i casi di bambini dati in affido contro la volontà di uno o di tutti e due i genitori al “sistema Bibbiano”. Il che è come dire che chiunque riceve una cartella della fu Equitalia è vittima di un sopruso, sia che si tratti di una multa perché evade le tasse o non paga la TARI sia che si tratti di un errore burocratico.

E nessuno nega che di errori negli affidi ne vengano commessi. Ma qui Salvini, che a parole si spende per dire che l’Italia per lui è un paese dove vivono 60 milioni di innocenti fino a prova contraria, fa l’esatto opposto: criminalizza un’intera categoria e emette sentenze di condanna. Non è la prima volta che Salvini utilizza questa strategia comunicativa, a luglio condivise sui social il video (pubblicato da un’associazione legata a Scientology) di un bambino di Sassari mentre veniva allontanato dai genitori. Tutti gli affidi finiscono così (falso) quindi bisogna cambiare il sistema perché ci sono infiltrazioni del gender e lobby gay, come sostengono alcuni leghisti.

L’epic fail dello staff della comunicazione della Lega?

D’altra parte è innegabile che chi cura i social della Lega (il famoso staff alle dipendenze di Luca Morisi) non si sia minimamente sognato di smentire le notizie sulla bambina di Bibbiano presente a Pontida. Ad esempio qui su Twitter l’account ufficiale della Lega scriveva: «Pontida: Salvini conclude il comizio sul palco con Greta, bimba di Bibbiano», la fonte è Fanpage. In un altro cinguettio, poi cancellato il lancio era lo stesso: «Salvini a Pontida chiude comizio con Greta, bimba di Bibbiano», come titolava il Messaggero.

Fonte

E ancora ieri mattina su Facebook la pagina Facebook ufficiale Lega – Salvini Premier pubblicava un post dove si legge «Salvini sul palco con bimba vittima di Bibbiano “le ha ritrovato la sua mamma”», la fonte in questo caso è Il Giornale.

Non sfugge come si tratti di condivisioni di articoli di giornali, non di dichiarazioni di Salvini. In tutte però l’accento viene posto sul fatto che Greta fosse proprio “di Bibbiano”. Alcuni di questi post erano stati pubblicati anche su Twitter, ma da lì sono stati rimossi. Forse Morisi non ha prestato abbastanza attenzione a tutte le condivisioni. E la prova che allo staff di Morisi andasse benissimo spingere questa versione nei fatti la troviamo anche in alcuni post pubblicati nel gruppo Facebook “Matteo Salvini Leader” dove alcuni addetti alla comunicazione di Salvini parlano proprio della “bambina di Bibbiano” sul palco con Salvini. A pubblicare i post sono ad esempio Fabio Montoli, che su LinkedIn si presenta come membro del “team comunicazione Vicepresidente Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno Sen. Matteo Salvini”.

Oppure come Daniele Bertana, anche lui nello staff della comunicazione di Salvini al Viminale che ieri pomeriggio scriveva un post involontariamente comico: «SUL PALCO SALVINI FA SALIRE GRETA, UNA BIMBA DI BIBBIANO» salvo poi “precisare” tra parentesi «La bambina nella foto usata da Il Messaggero [in realtà è il Corriere NdR] non è Greta, bensì sua figlia. Il titolo dell’articolo e la foto non corrispondono, ma il concetto non cambia: #parlatecidiBibbiano». Il problema non era tanto che Greta non fosse di Bibbiano, che sarebbe la fake news della sinistra quanto il fatto che nell’articolo al titolo (sulla cui correttezza Berana non si esprime) non corrispondesse la foto giusta.

Poco male, il concetto non cambia: parlate di Bibbiano. Un po’ come quelli che dopo aver condiviso la fregnaccia dell’immigrato che taglia la testa a 5 bambini dopo averli stuprati dicono sì ok, questa notizia è falsa, ma è verosimile. Da questa semplice esposizione dei fatti emerge che nonostante Salvini non abbia mai detto “Greta di Bibbiano” a Pontida la macchina della propaganda della Lega prima ha suggerito su Twitter che la bambina fosse una di quelli “sottratti” dai servizi sociali della Val d’Enza e poi ha continuato ininterrottamente per due giorni a condividere tutti gli articoli in cui al nome di Greta veniva associato “Bibbiano”. Al punto che uno dei comunicatori quando ha dovuto far notare l’errore si è soffermato sulla corrispondenza tra la foto della bimba e quella pubblicata dal Corriere.

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