Il vergognoso striscione dei tifosi della Fiorentina contro Greta Beccaglia

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Nel corso di Fiorentina-Sampdoria alcuni tifosi viola hanno esposto uno striscione contro Greta Beccaglia, la giornalista molestata sessualmente sabato scorso al termine del match di Empoli

Una fetta del tifo organizzato della Fiorentina sta con Andrea Serrani, l’uomo che al termine del match del Castellani di Empoli ha molestato sessualmente la giornalista Greta Beccaglia in diretta tv mentre svolgeva il suo lavoro in collegamento con la trasmissione di Toscana Tv. Uno striscione apparso sugli spalti dello stadio Franchi di Firenze durante la partita di ieri contro la Sampdoria recita infatti: “Prima razzisti, poi sessisti, ma mai giornalisti”. Come a dire “meglio essere le prime due che l’ultima”. Resta inspiegabile come uno slogan del genere abbia potuto superare i controlli all’ingresso ed essere esposto in bella vista, in particolare dopo le scioccanti immagini viste ad Empoli meno di una settimana fa.



La società della Fiorentina ha espresso solidarietà alla giornalista, che ieri è tornata al lavoro con la sua troupe attivando un collegamento fuori dallo stadio prima e dopo il match. La sua presenza davanti alla tribuna coperta, in un punto di transito dei tifosi che si avviano a prendere posto sulle gradinate, ha destato una certa attenzione. “Sono stanca ma sono felice di ritornare a fare il mio lavoro subito dopo quello che è successo”, ha detto Beccaglia nel pre-gara, prima di incontrare il presidente della squadra, Rocco Commisso.

“Mi ha chiesto scusa a nome del tifoso – ha spiegato Beccaglia – poi abbiamo parlato e fatto una foto. È stato molto carino e mi ha espresso tutta la sua solidarietà. Tornare allo stadio? Vorrei ricominciare subito a lavorare, per me l’obiettivo è tornare alla normalità e spero che quello che è successo possa cambiare qualcosa”.



Sul fronte giudiziario, invece, la vicenda si è appena aperta. Serrani è indagato dalla procura di Firenze per violenza sessuale, un reato che può comportare una pena fino a 12 anni di reclusione. Ieri il questore del capoluogo toscano, Filippo Santarelli, ha emesso nei sui confronti un daspo di tre anni. Due anni di provvedimento, invece, per il secondo molestatore, un 48enne che ha avvicinato la giornalista a telecamere spente.