Lamorgese, Salvini e i sommelier degli accordi internazionali sui migranti

Categorie: Fact checking, Politica

In Italia da ieri abbiamo scoperto i sommelier degli accordi internazionali sui migranti. È infatti successo che dopo un anno e qualche mese di nulla dal punto di vista della risoluzione del problema degli sbarchi la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese per l'Italia, ha firmato un accordo che rappresenta un robusto passo in avanti. Ma a Salvini, Sallusti e qualcun altro questo passo avanti non è andato giù. Chissà perché!

Quando si andava a scuola tutti avevamo un compagno che nei confronti delle ragazze aveva sempre una parola cattiva per tutte. Quella era antipatica, quell’altra aveva la puzza sotto al nasta, quell’altra ancora non si sapeva vestire e così via. Questi qui li riconoscevi perché di solito, chissà perché, succedeva che le ragazze li schifavano. Ma loro continuavano indefessi nel loro disprezzo motivato, tanto che si sarebbero potuti soprannominare (ironicamente) i sommelier delle ragazze. In Italia da ieri abbiamo scoperto i sommelier degli accordi internazionali sui migranti.



I sommelier degli accordi internazionali sui migranti

È infatti successo che dopo un anno e qualche mese di nulla dal punto di vista della risoluzione del problema degli sbarchi la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per l’Italia, insieme a Malta, Francia e Germania ha firmato un accordo che rappresenta un robusto primo passo in avanti. La bozza, preparata anche con la Finlandia, prevede una condivisione dell’accoglienza dei richiedenti asilo che arrivano a bordo delle navi delle ONG o di quelle militari, seguendo una ripartizione automatica per quote prefissate. La bozza è già stata inviata a tutti i partner europei e sarà discussa nel consiglio fissato per l’8 ottobre in Lussemburgo. Nel dettaglio si parla di redistribuzione automatica e preventiva. Vediamo qualche punto:

Il sonno della ragione genera mostri, la ragione fa venire sonno ai mostri

Tutto questo non sembra essere stato compreso appieno dai giornali italiani, diciamo. Prendiamone uno caso: il Giornale di Alessandro Sallusti.



Ora, anche un deficiente si è accorto che da questi accordi rimangono fuori quelli che arrivano direttamente sulle coste italiane della Puglia, della Basilicata, della Calabria, della Sicilia e della Sardegna sui cosiddetti barchini. Anche un deficiente dovrebbe però ammettere che questi sbarchi avvenivano anche quando c’era il capo Salvini al Viminale: questa è una tabella del ministero dell’Interno che documenta il fenomeno dei “barchini”. A questi però non si poteva fare la guerra perché avevano già raggiunto il territorio italiano e perché poteva sembrare esagerato mandare un incrociatore contro un gommone. E allora che si faceva? Semplice, si faceva finta che non esistessero.



I numeri degli sbarchi regione per regione (fonte: Viminale)

Salvini non faceva dirette sull’argomento, il Giornale dormiva, la Verità sognava e Libero sognava di non essere lì. Ieri, per farvi capire la faccia di palta, cosa ha detto il Capitano della Lega dopo l’annuncio del patto? «L’accordo per l’Italia è una solenne fregatura. Il 90% dei migranti sono sbarcati con barchini. I porti rimangono quelli italiani e al massimo quelli maltesi. Nel Mediterraneo ci sarà pieno di navi delle ong. Ennesimo esempio di “sola”, direbbero a Roma». Ora, a parte che abbiamo documentato che i porti NON rimangono quelli italiani, ma come fai a lamentarti oggi dei barchini dopo essere stato zitto per 14 mesi sui barchini perché non hai trovato nemmeno una piccola soluzione per questo?

Il silenzio dei poverelli

Non finisce qui. La “soluzione” di Salvini al problema delle ONG seguiva questo lineare percorso istituzionale:

Questa procedura veniva ampiamente rispettata anche negli ultimi giorni di Salvini al Viminale.  Il 2 settembre scorso, ovvero appena 21 giorni fa, mentre era ancora in carica come ministro dell’Interno si era verificato lo sbarco di 31 naufraghi dalla Mare Jonio. Quello stesso giorno l’ex ministro annunciava il sequestro di una nave di una ONG tedesca, ovvero la Eleonore. Quello che Salvini non diceva ai tontoloni che credono alla propaganda del Capitano era che quella nave aveva in carico 104 persone che sono tutte sbarcate in Italia. Ancora: il 7 giugno 2019 62 persone soccorse in acque SAR maltesi dal rimorchiatore Asso 25 sono state fatte sbarcare a Pozzallo. Da chi? Da Salvini. Ne sono sbarcati 192 il 2 giugno (ma forse Salvini era impegnato a litigare con Fico) e 117 il 3 giugno. E questi sono solo esempi.

Nell’intervista che oggi ha rilasciato al Fatto Quotidiano il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto: “Il vertice di ieri a Malta ci insegna che gli atteggiamenti inutilmente litigiosi, sterilmente oppositivi e puramente provocatori fanno contenta l’opinione pubblica italiana, ma spesso non portano nessun risultato concreto“. Ora, va assolutamente segnalato che Conte, con Trenta e Toninelli, ha fino all’altroieri retto il gioco di Salvini e quindi la frase più che una critica all’ex ministro dell’Interno suona come un’autocritica. Ciò detto, adesso il problema si avvia a una risoluzione condivisa in cui le istanze dell’Italia (anche quelle di Salvini) vengono in qualche modo recepite. Come mai nessuno della destra se n’è accorto? Non sarà che “figliolo, una volta qui era tutta campagna elettorale” (cit.) e adesso il gioco rischia di non funzionare più?

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