Avete presente quelli che dicono “Non sono razzista ma…” e che invece sono razzisti? Bene, ieri a Roma si è tenuta la manifestazione del “Non sono antivaccinista ma…” a favore della libertà di scelta. E ovviamente contro il decreto legge Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie. Da diverso tempo il movimento dei Genitori Preoccupati
I cosiddetti “free vax” lo chiedevano anche quando le vaccinazioni obbligatorie erano quattro. È evidente quindi che il problema non è il numero delle vaccinazioni ma le vaccinazioni stesse. Le argomentazioni con le quali i “free vax” sostengono la libertà dall’obbligo vaccinale sono le stesse di coloro che fino a qualche tempo fa erano fieramente antivaccinisti. E se parli come un antivaccinista, chiedi le stesse cose che chiede un antivaccinista e usi gli stessi argomenti perché non dovresti essere un antivaccinista. La questione rimane un mistero. Perché dietro lo slogan “sì alle vaccinazioni, no alla coercizione vaccinale” si nasconde il desiderio inconfessato di non voler vaccinare i propri figli.
Il problema non è l’obbligo in sé, perché quello c’è sempre stato. Non c’era l’obbligo di essere in regola con il calendario vaccinale per l’iscrizione a scuola, ma l’obbligo di vaccinare i propri figli non è mai venuto meno ad eccezione del Veneto. Il problema quindi sono i vaccini. Le vaccinazioni (obbligatorie o meno) per i Genitori Preoccupati
A poco servono le rassicurazioni di medici e ricercatori sul fatto che i vaccini siano estremamente sicuri e che i rischi siano maggiori per chi non è vaccinato e si espone alla possibilità di contrarre una malattia facilmente prevenibile. I Genitori Preoccupati
Una volta detto che si è “free-vax” si può spiegare che i vaccini contengono sostanze tossiche, che non servono, che sono pericolosi e che fanno ingrassare Big Pharma. Se si torna all’obbligo è perché grazie alla propaganda antivaccinista sempre più genitori hanno deciso di non vaccinare i propri figli. I Genitori Preoccupati
A promuovere la manifestazione di ieri c’era anche COMILVA (Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni) che in più di un’occasione ha sostenuto le posizioni di chi mette in correlazione vaccini e autismo. Dall’altra parte della barricata invece nessuno nega che ci possano essere delle reazioni avverse dovute alle vaccinazioni. Ma la stragrande maggioranza dei casi di segnalazione è di lieve entità mentre per le segnalazioni di effetti indesiderati più gravi AIFA ha precisato che si tratta di pochissimi casi nei quali la correlazione con la somministrazione del vaccino non è stata successivamente provata. Paradossalmente gli effetti collaterali di farmaci da banco comunemente usati sono peggiori.
Eppure mentre i sostenitori della libertà di scelta chiedono ai medici di firmare documenti dove attestano l’assoluta non pericolosità dei vaccini dall’altra parte non risulta che gli scettici della medicina facciano altrettanto quando vanno a comprare un’aspirina. I “free vax” si appellano al diritto di essere informati, ma quando le informazioni vengono dal Ministero o dalla “medicina allopatica” le contestano perché spiegano che sono tutti al soldo di Big Pharma. Meglio allora affidarsi a medici radiati quando non direttamente a ciarlatani e omeopati. E in ogni caso ci sono sempre Internet o i video su YouTube.
Una cosa però questi genitori “free vax” ci devono ancora spiegare: come raggiungere la massima copertura vaccinale. Perché se non sono contro i vaccini perché non promuovono una campagna per convincere tutti i Genitori Preoccupati a vaccinare volontariamente i propri figli? Forse perché non lo vogliono fare.