Coronavirus, la parola all’esperto: ecco a voi Davide Barillari

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Non contento di essere un espertone di vaccini, il deputato del MoVimento 5 Stelle Davide Barillari, famoso perché aveva minacciato di dare le dimissioni in caso di accordo M5S-PD per il governo ma poi il governo si è fatto e lui le dimissioni non le ha date, oggi dà conto delle sue competenze sulle libertà costituzionali. In un tweet interrogativo, ovvero in una forma retorica che permette così una precipitosa marcia indietro in caso si vedessero le brutte (“Hey, io ho soltanto domandato!”), Barillari oggi si chiede se è più importante la sicurezza sanitaria o i diritti costituzionali. Come noterete, si tratta di una domanda che riecheggia anche le problematiche relative alla legge Lorenzin, a cui peraltro la Corte Costituzionale ha già dato una risposta respingendo i ricorsi provenienti, tra gli altri, anche dalla Regione Veneto (sì, amministrata proprio da quello Zaia lì).



Inutile dire che in un tripudio di costituzionalismo improvvisato su Twitter, c’è chi gli ha gentilmente spiegato che è costituzionalmente corretto limitare la libertà di circolazione e soggiorno in qualsiasi parte del territorio nazionale se c’è un’emergenza sanitaria (o di sicurezza, ma questa è un’altra storia), segnalandogli anche che la salute è un diritto costituzionale e, in particolare, anche che la salute altrui lo è: non si può mettere a repentaglio la salute altrui adottando comportamenti che possono far crescere il contagio. Non era difficile, e grazie all’assistenza di Twitter ora anche Barillari, deputato regionale nel Lazio con uno stipendio sontuoso, lo sa.



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