Carlo Freccero: «In tv grazie al M5S, Salvini è simpatico»

Il direttore di Rai2 in un'intervista a Libero: «Berlusconi mi ha insegnato a non mollare mai»

Se per caso non sapete con chi prendervela per gli scarsi risultati Auditel della Rai2 guidata da Carlo Freccero, oggi il direttore della seconda rete pagata dal canone degli italiani a Libero toglie ogni dubbio spiegando che si trova a viale Mazzini grazie al MoVimento 5 Stelle. Nel colloquio con Donatella Aragozzini Freccero spiega che la crisi di Popolo Sovrano – il suo programma lanciato per obbedire ideologicamente alla nuova maggioranza RAI insieme a quella sagoma di Povera Patria, dove si mettono in onda servizi da analfabeti funzionali in economia come quello di Alessandro Giuli, che non è ancora stato rettificato nonostante le proteste della Società degli Economisti e dell’AGCOM – dipende dal fatto che il conduttore è anche inviato (!). Poi arriva al punto:



Chi glielo fa fare a lavorare per un incarico tanto breve e senza stipendio?
«Ho accettato per verificare alcune regole della mia teoria sulla televisione generalista. Io sono un drogato di televisione, non penso che a quello. Sono come quegli allenatori di calcio che si riguardano tutte le partite».

La sua carriera è cominciata nel 1979 in Finivest, dove è rimasto per 10 anni. Che ricorda di quel periodo nella tv di Berlusconi?
«Sono stati anni di formazione, lì ho imparato tutto perché Berlusconi mi ha fatto fare gli annunci, i promo, i programmi, la nascita di Canale 5. Mi ha insegnato a non mollare mai perché nel 1980 mi disse che dopo due anni avremmo battuto la Rai: mi sembrava folle ma dopo un po’ ci riuscimmo».



Lo scorso anno ha dichiarato di votare i Cinquestelle e trovare simpatico Salvini. La pensa ancora così? 
«La politica l’ho lasciata perdere, ora sono solo televisivo. Se volete tiratemi le pietre, come canta Antoine, ma solo per quello che faccio a livello televisivo».

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