«È necessario non lasciare le piazze alle Sardine, dobbiamo mangiarcele. Se ognuno di noi dà il proprio contributo e riusciamo a spanderci a macchia d’olio in tutta Italia, possiamo fare molto, pertanto, dedichiamo un po’ di tempo perché non possiamo lasciare la piazza alle zecche». Hanno le idee chiare i Pinguini, il gruppo nato come reazione contro le Sardine che a loro volta sono contro Salvini il quale invece punta tutto sui gattini (che al mercato suo padre comprò).
Ieri Salvini si è mangiato un panino con le sardine assieme a Mario Giordano. Chissà se è stata questa la scintilla che ha fatto nascere l’idea dei pinguini. Entrare nel gruppo non è facile, ma dopo una serie di tentativi abbiamo scoperto che se avete un profilo da over 50 (ok boomer) avete più possibilità di entrare. L’obiettivo è semplice: rispondere alle manifestazioni delle sardine con una mobilitazione massiccia. Non che servisse un gruppo per farlo, le manifestazioni di Modena e Bologna sono state organizzate tramite un evento Facebook. Per ora il gruppo ha poco più di tremila adesioni ma gli amministratori puntano ad almeno 100mila iscritti prima di partire con la fase due.
Perché a differenza delle sardine i pinguini vogliono darsi fin da subito una struttura, un assetto sociale, per poter meglio dominare la banchisa polare e – in futuro – anche le piazze. Una volta raggiunta la soglia critica verranno nominati i coordinatori regionali i quali creeranno un gruppo locale che a sua volta deciderà ogni singola azione dei “pinguini”.
Perché le sardine puntano a manifestazioni in molte città italiane, e i sostenitori di Salvini non vogliono essere da meno. E se le sardine non vogliono essere politicizzate i pinguini puntano a superare le crepe del centrodestra: «dobbiamo essere compatti, abbiamo una missione da compiere pertanto niente distinzioni Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Queste cose si vedranno dopo».
Nel frattempo si parla già di strategie e si analizza quello della specie “avversaria”. Le sardine, scrive un membro dei pinguini, «stanno usando la stessa tattica che ha adottato la destra fino ad ora e cioè, quella di farsi attaccare (soprattutto mediaticamente) per evidenziare la cattiveria “gratuita” dell’avversario. Invito sempre a usare toni pacati e minacciosi». Esattamente come i pinguini di Madagascar anche quelli salviniani devono essere carini e coccolosi.
Mentre l’amministratore del gruppo gioisce per il successo dell’iniziativa (i giornali ne parlano!1) e punta già al prossimo obiettivo (quota 5mila) i partecipanti si dividono sulla scelta dell’animale guida. Perché proprio il pinguino? D’accordo, il pinguino si nutre di pesce e quindi presumibilmente anche di sardine, ma la scelta non è chiara.
Ma visto che bisogna mangiare sardine va bene tutto. Anche presentarsi come “squali”, “lupi” o “delfini”, c’è tutto un bestiario fantastico di quarantenni e cinquantenni che fanno post con il loro nome di battaglia e che fanno a gara a chi è il predatore più grosso. Rigorosamente italiani perché qui il sovranismo è una cosa seria. O si fa l’Italia o si muore. A costo di doverla fare in Antartide.
«Quando lupo chiama i falchi rispondono» scrive un tizio appena entrato. La sentite la potenza animalesca del predatore? Sembra quasi di stare in un episodio di Manimal. E i paragoni potrebbero continuare, ancora nessuno si è accorto che il Penguin è uno dei villain di Batman, un poveretto abbandonato dai genitori a causa delle sue deformità. E nonostante la sua passione per le sardine nulla ha potuto contro l’uomo-pipistrello. Presto fate i casting per trovare un politico che interpreti Batman.
Non manca naturalmente uno sguardo “darwinista” al campo avversario. Ci si congratula per il balzo evolutivo dei sinistri che da zecche ora sono diventate sardine. E via a consultare Wikpedia per dimostrare che le sardine (il pesce) non sono intelligenti e valgono poco. Oppure a condividere le migliori ricette su come cucinare le sardine, meglio farle alla griglia, impanate e fritte oppure al forno gratinate e croccanti? Ai pinguini per ora piacciono le freddure e gli sfottò. Il resto non conta.
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