Salvini dice sì al Gesù bambino nero ma per i suoi fan è meglio aiutarlo a casa sua

A Salvini il Gesù Bambino nero piace, perché per lui l'importante è che si faccia il presepe. Ma ha qualcosa da ridire sull'assenza di Genitore 1 e Genitore 2 della Sacra Famiglia di Nazareth. Che sia tutto un complotto?

A Matteo Salvini il Gesù Bambino nero nel presepio non dà fastidio «sia di pelle bianca o nera, per me fa lo stesso, l’importante è che asili e scuole abbiano un bel Presepe e festeggino il Santo Natale con tutti i bambini». Non così ad consiglieri comunali  di Azzano Decimo (Pordenone) e al consigliere regionale della Lega che hanno sollevato il caso del Gesù Bambino “migrante” nel presepe allestito nell’asilo “Giovanni Paolo II”.



Cosa hanno capito i leghisti della nascita di Gesù

Ma nel presepe di Azzano Decimo c’è lo stesso qualcosa che non piace a Salvini: il fatto che quel Gesù Bambino nero, adagiato sulle onde, non abbia al suo fianco né la mamma né il papà. Perché è pur sempre quel periodo dell’anno dove ai politici di centro-destra (e di destra-destra) si chiede di scendere in campo al freddo e al gelo per difendere le tradizioni natalizie, dai canti di Natale alla Santa Famiglia di Nazareth (Palestina). E al leader della Lega, che è molto attento ai dettagli, non la si fa: «mi sembra invece strana l’assenza di Maria e Giuseppe, quasi Gesù non avesse madre o padre, quasi che il concetto di “famiglia” desse fastidio a qualche radical chic di sinistra».

 



Che sia un complotto del gender? Che stiano cercando di ideologizzare i nostri figli per abituarli all’immagine dei “bambini confezionati” che arrivano dal Sud del mondo? È molto più probabile che l’intenzione sia quella di far riflettere su quei bambini indifesi che arrivano a bordo dei barconi e che purtroppo molto spesso muoiono in mezzo al mare. Ma mentre per Salvini il problema è solo questo i suoi fan e simpatizzanti lo superano.



«È tutta colpa di chi gestisce la chiesa di sicuro hanno un loro interesse» parte una signora mentre un’altra si sofferma a fare del sarcasmo proprio sul bambolotto nero: «vedo un enorme razzismo nei confronti dei gialli». Un’altra signora invece si era accorta dello stesso dettaglio puntualizzato da Salvini: «ma come mai non c’è Giuseppe e Maria ovvero il padre e la madre. Sembra come se il concetto di famiglia e natavità [Sic] devono abolirlo». Insomma qualcuno dalle parti del Gender ci vuole far credere che i bambini nascano sotto i cavoli, o che li portino le cicogne o che siano le api a impollinare i fiori da cui nascono i bambini. Un momento, quella è esattamente l’educazione sessuale nella versione degenderizzata.

Ma la marea dei difensori del vero presepe (chissà se nella definizione sono comprese le statuine realizzate a San Gregorio Armeno a Napoli) continua a montare. Si tratta di vera e propria blasfemia perché Gesù non è nato in mare e ancora peggio «stanno paragonando un qualsiasi bambino profugo al figlio di Dio!». Ma come si permettono, non hanno forse letto il Catechismo di Lorenzo Fontana?

C’è pure chi non si arrende al fatto che Gesù possa essere nero (o quanto meno non biondo con gli occhi azzurri): «tutti gli uomini sono stati fatti a immagine e somiglianza di Dio, ma se Gesù ha scelto di nascere bianco perché dobbiamo farlo diventare nero?». Da qualche parte nei Vangeli è scritto che Gesù “ha scelto di nascere” o che abbia scelto di nascere bianco? Non è che ci si confonde con Michael Jackson?

Che poi se vogliamo essere precisi non solo Gesù ha scelto di nascere bianco ma in realtà il bambinello nel presepe va coperto fino alle 24:00 del 24 dicembre, la data reale di nascita di Gesù Cristo. Se volete fare il presepe almeno fatelo bene. Gesù sarà pur nato in una grotta e da genitori extracomunitari ma non era certo un prematuro.

Il razzismo, chiosano altri due, è di quelle “menti diaboliche” che si ostinano a “usare i simboli religiosi per dare fastidio” (ma non Salvini eh, gli altri) perché ai leghisti che Gesù sia bianco o nero non importa, a loro importa lo spirito del Natale che riempie i cuori d’amore. E poi non lo sapete che anche quelli che votano Lega hanno tanti amici di ogni sfumatura di colore ma non ci fanno caso? Se il presepe diventa quello che pensano i leghisti: un simbolo della famiglia del mulino bianco senza alcun significato cristiano allora forse è davvero il caso di vietarlo per legge.

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