Come si vota alle elezioni politiche 2018

Categorie: FAQ, Politica

La scheda del Rosatellum e le possibilità di votare correttamente: il voto disgiunto annulla la scheda

Repubblica pubblica oggi un vademecum su come si vota alle elezioni politiche 2018, che riepiloga il modo di votare valido – e i possibili errori – con il Rosatellum. La scheda elettorale non dà la possibilità di utilizzare le preferenze, come succede alle elezioni regionali nel Lazio, né è possibile dare un voto disgiunto scegliendo un candidato all’uninominale e una lista a lui non collegata al proporzionale. Proprio per questo motivo il metodo migliore per dare un voto corretto è quello di barrare soltanto il simbolo del partito che si vuole votare: in quel modo il voto andrà sia alla lista che si è scelta sia al candidato all’uninominale che quella lista appoggia.



Si esprime un voto valido anche se si vota soltanto il candidato all’uninominale, ma in questo caso i voti verranno successivamente ripartiti tra le liste che lo appoggiano in maniera proporzionale: è questo il meccanismo che ha spinto a pronosticare risultati più lusinghieri di quelli effettivamente presi con i voti per l’elezione dei senatori e dei deputati.



Il voto è valido anche se si vota il candidato del maggioritario e una delle liste che lo appoggiano, evitando così l’effetto di cui parlavamo sopra. Bisogna però considerare che se la lista che viene votata non supera l’1% i voti non si sommano, mentre se supera il 3% partecipa alla ripartizione proporzionale dei voti.



Invece è comunque sbagliato, e può causare la nullità del voto, votare un candidato in una lista e mettere la croce su una lista concorrente.

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