«È lecito pensare ad accordi M5S-Tredicine»

Il Messaggero pubblica un'intervista sconcertante all'assessore al commercio: Adriano Meloni attacca il consigliere Coia chiamandolo "Coidicine" e persino la sindaca. Dimissioni in arrivo?

Il Messaggero pubblica oggi un’incredibile intervista di Camilla Mozzetti ad Adriano Meloni, assessore al commercio della Giunta Raggi, che si scaglia con estrema virulenza contro Andrea Coia, presidente della commissione commercio, e Sara Seccia, consigliera a 5 Stelle. Quello che è più incredibile, al netto delle pesanti insinuazioni nei confronti dei consiglieri, è però che una settimana fa, quando vennero fuori i risultati del bando, Meloni su Facebook si lasciò andare a una clamorosa difesa del bando, ancora più incomprensibile in relazione all’intervista di oggi. Dove si scrive che Meloni chiama Coia “Coidicine” e ha risposto su Whatsapp alle domande del Messaggero, parlando ad esempio di costi che gli operatori, spalleggiati da alcuni consiglieri, vorrebbero dividersi con il Comune mentre il bando specifica che sono a loro carico.



Ho avuto delle belle discussioni con due consiglieri, Andrea Coia e Sara Seccia.
E riguardo a cosa?
In merito alla festa della Bruja (la Befana, ndr).
A fronte della graduatoria e dei nomi dei vincitori, crede che il consigliere Coja si sia accordato con i Tredicine?
Visto l’esito del provvedimento, è lecito pensarlo.

Ora, è già abbastanza incredibile che quello che è stato smentito furiosamente dallo stesso Meloni, che ha accusato invece il Partito Democratico di connivenza con i Tredicine nei giorni scorsi, venga confermato dall’assessore al Commercio in un’intervista a un giornale che tutti i grillini considerano nemico giurato. Ma poi Meloni, per non farsi mancare nulla, attacca anche la sindaca Raggi:

 



Quante commissioni inutili ha fatto sulla festa della Befana?
Più o meno sei ufficiali
Almeno 8.
Lo sa chi era sempre presente?
Chi era presente? Mario Tredicine?
Eppure continua ad occuparsi di argomenti del suo assessorato. L’ultima convocazione agli ambulanti di oggi pomeriggio è partita dalla segreteria di Coia. Perché?
Ha anche avuto il coraggio di proporre che il comune paghi gli oneri di sicurezza per loro, nel bando è chiaro che sono a carico degli operatori.
Tuttavia, Coia continua ad occuparsi di materie del suo assessorato…
Ha fatto la famigerata delibera 30/2017 con il mio assenso (cosa di cui mi pento ora). Da quella notte magica di mezza estate non ha più toccato niente di rilievo.
Eppure la sindaca Virginia Raggi ha grande stima di Andrea Coia
Forse Coidicine è quello che ha fatto più danni alla giunta Raggi di qualsiasi altro consigliere.

Intanto è necessario ricordare la dichiarazione di Meloni il giorno della pubblicazione del bando:  “Finalmente romani turisti riavranno la festa della Befana a Piazza Navona – spiegava l’assessore al Commercio – Questo è stato possibile grazie a un bando che ha fatto proprie le indicazioni per il rispetto del decoro di uno dei luoghi più belli al mondo e per la migliore gestione della sicurezza. Abbiamo puntato a garantire la più ampia competizione tra gli operatori. Sui banchi potranno esserci solo prodotti autenticamente natalizi e tradizionali, dagli alimenti realizzati con ingredienti certificati agli addobbi artigianali. Metteremo in campo, in collaborazione con la Polizia Locale, controlli sin dall’avvio della festa, perché siano rispettati gli impegni assunti nell’assegnazione, pena la revoca della concessione”.

E…sì, poi ci sarebbero anche le pesanti allusioni sui Tredicine e sul sistema che rappresentano, “come emerso da Mafia Capitale”, che fece Di Maio. L’intervista di Meloni è sconcertante per i toni e per gli argomenti, soprattutto dopo che Meloni ha difeso il bando Tredicine dagli attacchi degli avversari politici. Prima su Facebook ha scritto una cosa, oggi ha scritto tutt’altro. Di solito quando è così si passa alle dimissioni. Sarà questa la fine della storia?



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